MANTOVA Cari pendolari, state tranquilli: Mantova non è stata dimenticata. Nessun territorio lombardo lo è. La Lega salviniana del Pirellone mette un freno alle proteste innescate dal comitato dei pendolari “InOrario” alle dichiarazioni dei giorni scorsi attribuite al responsabile della comunicazione di Trenord Paolo Garavaglia, secondo il quale l’introduzione dei nuovi materiali rotabili sulle tratte mantovane e cremonesi non potrà avvenire prima del 2026.
La replica di Milano in tal senso è tranquillizzante: già dalla metà di quest’anno anche i nuovi convogli acquistati da Trenord faranno corsa sui binari della tratta Mantova-Cremona. Circa invece la linea Mantova-Milano, il compito di trasporto è affidato ai “Vivalto”, che sono comunque treni di penultima generazione, e non dunque annoverabili fra quei “catorci” diesel in via di dismissione totale. Se poi qualche problema persiste, molto spesso, dicono in Regione, occorre puntare il dito su Trenitalia.
Sull’argomento si fa portavoce il consigliere leghista Alessandra Cappellari. «Nessun territorio è ignorato dalla Regione – replica la salviniana mantovana –. Rammento infatti a chi specula su questo tema che già nella seconda metà del 2022 è prevista l’immissione dei nuovi treni denominati “Donizetti” sulle linee Cremona-Brescia, Cremona Treviglio e Cremona Mantova».
Per la Cappellari, non meno importante è da considerarsi il fatto che sulla Brescia-Piadena-Parma, già dal prossimo settembre, dopo la chiusura estiva della linea per lavori, entreranno in servizio i nuovi “Colleoni”, e spariranno pertanto le vecchie automotrici diesel, secondo quanto assicurato da Trenord.
«Ricordo infine che sulla Milano Centrale-Mantova continueranno a circolare i “Vivalto”, treni che non hanno ancora 10 anni, e quindi di penultima generazione: mezzi tra i più nuovi in circolazione. Aggiungo, ancora una volta, che i disagi riguardanti le reti ferroviarie sono da imputare a Rfi e non a Regione Lombardia» conclude Cappellari.