Uccise il padre perché teneva il volume della Tv troppo alto: condannato all’ergastolo

MANTOVA  Le due aggravanti hanno retto: omicidio volontario aggravato dai futili motivi e da legame di parentela. I giudici della Corte d’Assise del tribunale di Mantova hanno condannato oggi all’ergastolo Lorenzo Prandi, 51enne di Ostiglia accusato di aver ammazzato a coltellate il padre Mario Prandi, 75 anni, il 14 luglio dello scorso anno nell’abitazione dei due a Ostiglia, al culmine di una lite scoppiata per il volume groppo alto della Tv. Stando infatti alla ricostruzione dell’accaduto da parte dei carabinieri, il diverbio tra i due sarebbe sorto in merito al volume del televisore, ritenuto troppo alto dall’omicida il quale in preda ad un raptus aveva quindi afferrato un coltello da cucina e attinto il genitore, in quel momento seduto sul divano, con 4 fendenti, uccidendolo sul colpo. Oggi la sentenza del processo, emessa dopo circa due ore di camera di consiglio dai giudici della Corte d’Assise, che hanno accolto la richiesta di ergastolo fatta dal Pubblico Ministero. L’imputato, presente in aula come nelle precedenti udienze, ha ascoltato la lettura del verdetto rimanendo pressoché impassibile.