MANTOVA – Solo grazie alla propria prontezza di riflessi era riuscito a salvarsi da un attacco all’arma bianca sferratogli da un 40enne cittadino dello Sri Lanka, poi finito in manette con l’accusa di tentato omicidio. Il fatto, occorso in centro a Castiglione delle Stiviere, risaliva al primo pomeriggio del 13 settembre scorso: a fronte di un rapporto coniugale caratterizzato da reiterate violenze e minacce perpetrate da Warna Kulia Suria nei confronti della compagna 35enne, la stessa era così di fatto stata costretta a trovarsi un alloggio temporaneo a casa di amici. Trasferitasi quindi nel nuovo domicilio non era ancora però riuscita a portare via tutti le sue cose dall’abitazione dell’ex compagno. Così, aveva chiesto al marito della sua ex datrice di lavoro, di accompagnarla per riprendere gli ultimi effetti personali tra cui anche gli alcuni abiti del figlio piccolo. Quel giorno, attorno alle 14,15 circa i due, a bordo di un furgone, si erano dunque presentati davanti casa del 40enne in via Battisti. Ma questi, vedendo l’ex in compagnia di un altro uomo aveva reagito d’impeto. Afferrato un coltello da cucina lungo circa 30 centimetri si era messo ad inseguire l’accompagnatore della donna che nel frattempo aveva cercato riparo risalendo sul veicolo. Ma il cittadino singalese era però riuscito in qualche modo ad infilare il braccio attraverso il finestrino dal lato del conducente attingendo più volte il malcapitato. Era stata solamente la velocità di riflessi dell’aggredito a permettergli di evitare un epilogo ben più grave. Infatti, dopo essersi difeso a mani nude ed essere stato ferito alla mano destra, era riuscito ad evitare due successivi attacchi, gettandosi sul sedile destro e mandando a vuoto i fendenti diretti all’addome. I colpi infatti avevano lacerato il tessuto del sedile del conducente. Un automobilista di passaggio, che aveva assistito alla scena, era infine riuscito a bloccare a terra l’aggressore e a disarmarlo in attesa dell’arrivo dei carabinieri. La vittima invece era stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale aloisiano dove gli era stata refertata una ferita al dorso della mano destra, giudicata guaribile in dodici giorni. Ieri l’imputato, comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare Matteo Grimaldi, è stato quindi condannato con rito abbreviato a sei anni e dieci mesi di reclusione.