Ditta di piscine di Villimpenta sanifica marciapiedi e strade gratis

VILLIMPENTA  Continua il nostro racconto sulle iniziative di solidarietà che stanno coinvolgendo cittadini e imprese della nostra provincia per “sconfiggere” il Coronavirus. Stavolta siamo a Villimpenta, dove la ditta “2Esse Piscine” ha iniziato, a titolo completamente gratuito, il trattamento di sanificazione di strade e marciapiedi pubblici con acqua e prodotti specifici, conformi ai criteri ambientali. L’iniziativa ha preso forma ieri sera alle ore 20 dal centro storico del paese, e via via è proseguita nelle zone maggiormente frequentate. «Avevamo già dato la nostra disponibilità la scorsa settimana – commenta il titolare  Silvino Stevanini  – e dopo aver ricevuto l’ok dal Comune, ci siamo attrezzati per effettuare dei lavaggi in vari punti del paese: sui marciapiedi e le strade di piazza Roma, ovvero in prossimità delle attività commerciali aperte, davanti al supermercato di via Begozza, agli ambulatori medici e alle chiese di Villimpenta e di Pradello». Un’operazione che verrà ripetuta anche nelle giornate di domani e di venerdì, sempre allo stesso orario. Dal canto suo l’amministrazione comunale ha ringraziato la ditta per la disponibilità dimostrata, cogliendo l’occasione per raccomandare ai cittadini di seguire le norme vigenti. «Le soluzioni igienizzanti verranno nebulizzate attraverso un furgone cisterna – spiega Stevanini -. Non è escluso che possa essere ripetuta anche nelle prossime settimane, naturalmente in base alle necessità». L’utilità di questo tipo di interventi contro il Covid-19, sebbene l’Istituto superiore di sanità fosse all’inizio piuttosto tiepido al riguardo, è stata riconosciuta da molti amministratori locali. Appena passato il confine regionale, va segnalato l’appello che il sindaco di Gazzo Veronese  Stefano Negrini  – impegnato in prima persona nei pattugliamenti per far rispettare i divieti – ha rivolto alle badanti: «Chi assiste gli anziani, non deve assolutamente andarsene di casa durante il fine settimana». Un richiamo non causale, in quanto è stato scoperto che il primo caso di positività riscontrato in un’anziana di 86 anni era dovuto al contagio della sua badante, che adesso si trova ricoverata all’ospedale. «Ho avvisato le famiglie che hanno una badante di pretendere che la signora osservi il riposo nell’abitazione».
Matteo Vincenzi