MANTOVA Mezza provincia di Mantova è in zona arancione scuro, ma al Poma già vedono rosso. L’allarme parte dal luogo dell’emergenza per antonomasia: il pronto soccorso dell’ospedale cittadino, dove nelle ultime 24/36 ore si è registrato un cospicuo aumento degli accessi di pazienti Covid. È un effetto collaterale dell’aumento di casi registrato nella nostra provincia nelle ultime settimane, ed è solo parte di un effetto-domino che si sta già innescando. Al Poma sono infatti già in stato di pre-allerta per i posti letto per malati di Covid. In queste ore si sta già valutando dove e come incrementare questi posti letto per i casi di Covid che necessitano di ricovero ospedaliero. «Non va bene – ripete il direttore di Asst Raffaello Stradoni -, non va per niente bene. Stiamo andando verso una situazione simile a quella della primavera dello scorso anno». Manca poco al primo anniversario di quel Dpcm dell’8 marzo che di fatto mise tutta l’Italia in quarantena. Colpa delle varianti del Covid, che si stanno rivelando più aggressive e contagiose della vecchia epidemia. In attesa degli accertamenti su un decesso al Poma per un caso sospetto di variante brasiliana ieri è uscita la notizia del primo caso di variante nigeriana arrivato in Italia, ed è stato individuato a Brescia. Quanto alla terza ondata di contagi la variante inglese è risultata quella prevalente in Lombardia. «Nelle analisi delle varianti sui tamponi positivi – ha riferito ieri l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti – si evidenza che la variante inglese è pari al 64% del campionamento».