Emoticon pedopornografica, condannato un 22enne mantovano

MANTOVA Atti sessuali con ragazzine di 13 anni e diffusione di materiale pedopornografico. Per il primo reato un 22enne di Mantova è stato condannato con rito abbreviato a tre anni e cinque mesi, mentre il secondo gli è costato una ulteriore condanna di un mese di reclusione. Trenta giorni in più non per quello che è il classico materiale pedopornografico, ma per avere utilizzato e conservato un’emoticon pornografica sul proprio cellulare, immagine che, secondo il gup di Brescia Federica Brugnara, costituisce un’equivalente alle immagini a sfondo pedopornografico. La sentenza sullo sticker costituisce un precedente nella giurisprudenza italiana in quanto considerato tout court al pari di una fotografia od immagine pedopornografica. Si tratta infatti di una fotografia esplicita di un bambino trasformata in “adesivo virtuale”, inviato alla chat di cui faceva parte il 22enne il quale non avendola eliminata dal suo smartphone. Per il giudice questo significa che poteva essere riutilizzata e diffusa ulteriormente, configurandosi come “reato di pornografia virtuale”, il cui peso finale è però tangibile ed equivalente a un mese di reclusione. Gli altri capi di imputazione che erano stati contestati al 22enne riguardavano invece gli atti sessuali che l’uomo avrebbe intrattenuto, a distanza con ragazzine di 13 anni.