Forza Italia, già iniziato il dopo Baroni

MANTOVA Dimissioni irrevocabili. Sono quelle che la coordinatrice di Forza Italia Anna Lisa Baroni ha consegnato nelle mani della sua segreteria regionale per dimostrare il proprio dissenso verso le linee del partito dettate dal presidente Silvio Berlusconi, sul quale pende la conta decisiva per la sfiducia al premier Draghi. E non solo lei. Altri esponenti del partito azzurro hanno seguito le sue orme, di fatto decapitando la falange centrista del centrodestra, che allo stato attuale si trova senza punti di riferimento. Oltre alla Baroni ha annunciato l’abbandono del partito anche il coordinatore della gioventù del partito Simone Segna, ma soprattutto il vice coordinatore vicario del partito Romano Arioli, che già nei giorni scorsi alla Voce aveva comunicato le proprie distanze dal partito per la decisione di abbandonare l’esecutivo di Mario Draghi negandogli la fiducia.
Era prevedibile la mossa della Baroni, da sempre molto prossima a Maria Stella Gelmini, da tempo caduta in disgrazia negli orientamenti del presidente Berlusconi, che l’aveva infatti posposta a Licia Ronzulli. Gli equilibri del partito hanno finito per riverberarsi sulle dinamiche territoriali, al punto che la stessa sede di Forza Italia ad oggi non esiste più.
Chi succederà alla coordinatrice uscente? chi prenderà in mano il timone delle imminenti politiche di settembre?