MANTOVA In coppia avevano messo a segno centinaia di colpi, tutti perpetrati tra il centro ed il nord Italia. Per quella serie infinita di scorribande Edmond e Eduard Trushi, malviventi 35enni di origine albanese con base a Castiglione delle Stiviere, erano stati pure ribattezzati i “Gemelli Lupin” del crimine. Dopo diversi arresti e contestuali accuse cadute nel vuoto, complice l’identico codice genetico dei due che, per lungo tempo, ne aveva di fatto garantito ad entrambi l’impunità, nel settembre 2019 erano invece arrivate le prime condanne come quella emessa dal tribunale di Pordenone a carico di Eduard. In quel caso il malvivente era finito alla sbarra per una quarantina di furti e una ricettazione commessi nelle province di Mantova, Pordenone, Treviso e Venezia in soli tredici giorni tra l’8 ed il 20 novembre 2017. Al termine della fase istruttoria il giudice lo aveva così condannato a sei anni e dieci mesi di reclusione che si andavano a sommare ai cinque anni già comminati in precedenza per altri 15 eventi criminosi. Ieri invece nuova condanna – la prima disposta dal tribunale di Mantova – a due anni e due mesi di reclusione per ciascuno, circa alcune ricettazioni attribuite ai due banditi dal tribunale di via Poma e risalenti al luglio del 2015 quando nella loro casa-covo a Castiglione era stata trovata refurtiva proveniente da vari furti commessi tra Pordenone e il Rodigino.