La rivincita del Medio Evo: gli antichi palazzi riutilizzati per la città del XX e XXI secolo

MANTOVA  La rivincita del Medioevo. Il recupero del Palazzo del Podestà, a Mantova, viene sempre più vissuta come la rivalsa di un’epoca che racconta una parte importante della storia virgiliana. Il restauro di una parte del complesso tra Piazza Broletto e Piazza delle Erbe, la cui costruzione risale al 1227 su probabile iniziativa dell’allora Podestà di Mantova, il bresciano Laudarengo Martinengo, è stato al centro della giornata di studi dal titolo “Attualità del Medioevo: i palazzi comunali del XX-XXI secolo” che si è tenuta al museo Maca di Palazzo San Sebastiano. L’iniziativa, posticipata a causa degli scioperi dello scorso mese di dicembre, si è focalizzata sul ruolo dei palazzi comunali nel tessuto delle città italiane e sul loro riutilizzo più idoneo. «L’idea del palazzo comunale come spazio rappresentativo di una comunità nasce nel Medioevo – ha spiegato il moderatore della giornata Guglielmo Villa della Sapienza Università di Roma -, il recupero del valore di questi edifici come spazi identitari risale alla fine dell’800, a partire dell’Unità d’Italia, fino al 900 con la rifondazione di una tradizione medievale». Recupero, valorizzazione e riuso funzionale dei palazzi comunali sono stati al centro del dibattito della giornata promossa dal Comune di Mantova e dalla Fondazione Centro Studi L.B. Alberti con la partecipazione di diversi studiosi provenienti da alcuni dei maggiori atenei italiani. «Palazzo del Podestà è un cantiere importante -, ha ribadito l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli -, abbiamo iniziato a lavorarci nel 2015. È come un libro che parte nel 1200 e di cui, grazie al cantiere, abbiamo scoperto pagine che non ci aspettavamo con affreschi, alcuni con dei crociati, che andranno studiati. Il cantiere, su ben sette livelli, è durato nove anni per la sua complessità. Abbiamo recuperato un percorso per il pubblico e sarà sede del museo dedicato a Virgilio che aprirà in autunno. Manca ancora il lotto 2 e il recupero di altre stanze». Nella stessa ottica, anche il restauro di Palazzo della Ragione è importante per la sua rifunzionalizzazione. «La giornata di studi è la prima tappa di una fase che si concluderà a dicembre – ha dichiarato Arturo Calzona -; il restauro di palazzi comunali, in una città malata di gonzaghismo come Mantova, porta finalmente a un discorso di democrazia».