MANTOVA A vedersi così sulla carta sembrerebbe una cosa irreale: quel parcheggio che il soggetto attuatore “Virgiliana” Srl (subentrata a Imi per dare compimento al parcheggio sotterraneo al plesso ex Upim) doveva realizzare per 335 posti auto, a seguito della sentenza del Tar che ha imposto la rinegoziazione col Comune, ora potrà costruirlo per 485 posti, e non solo potrà realizzarlo sotto l’attuale palazzo del Carrefour, ma potrà estenderlo da piazza Cavallotti sino a quasi metà via Principe Amedeo. Praticamente, la rampa d’accesso sarà davanti al teatro Sociale e quella d’uscita davanti al teatro Ariston. Sotto il manto stradale, lungo l’asse piazza Cavallotti, corso Libertà, piazza Martiri e via Principe Amedeo, una struttura interrata da quasi 500 posti auto che ovviamente ammazzerebbe tutti gli altri parcheggi in struttura per la centralità e capienza che potrebbe esprimere. Tanto emerge dalle planimetrie del disegno concordato fra il Comune e la società concessionaria.
La “Virgiliana” ha tempo 5 anni per presentare un progetto esecutivo coi relativi permessi urbanistici e ambientali, oltre che dimostrare la sostenibilità economica del tutto. Vien da sé che siamo in presenza solo del “concordato” fra il Comune e la società appaltante, ma nulla avrebbe potuto il Comune per opporsi a tale richiesta imposta dal tribunale amministrativo bresciano. Come ha spiegato lo stesso assessore all’urbanistica Andrea Murari, che ha ereditato la patata bollente, «è inutile fare una valutazione di merito sul parcheggio visti i contenuti dell a sentenza del Tar. La prima cosa è ottemperare alla sentenza per non avere una causa risarcitoria di decine di milioni di euro. Si vedrà se la ditta realizzatrice avrà le competenze per superare le difficoltà tecniche ed economiche. Viste le esigenze del supermercato – ha spiegato Murari –, nonché dei residenti e professionisti della zona, il numero dei posti auto non risulta sovradimensionato. Il parcheggio non confligge col Pums in quanto, tanto traffico attrae, tanto ne toglie dalla ricerca difficoltosa di un parcheggio». Circa i passanti degli autobus poi, il parcheggio a detta di Murari «permetterebbe una maggiore pedonabilità dell’area, evitando la commistione tra auto (che scenderebbero in piazza Cavallotti e risalirebbero in via Principe Amedeo), e i bus. «La sentenza del Tar non è stata impugnata dal Comune perché ha escluso il risarcimento richiesto dall’attuatore».
Resta il fatto che, se tale piano dovesse essere portato a termine, rappresenterebbe la paralisi totale del centro storico per svariati anni.