Parricidio di piazza Virgiliana, la sentenza slitta a dicembre

MANTOVA È stato aggiornato al prossimo 13 dicembre, il processo con rito abbreviato instaurato a carico di Nicola Vignali, il 37enne accusato di aver ucciso il padre Paolo, la sera del 1° ottobre 2018, nell’abitazione dei genitori in piazza Virgiliana. La seduta di ieri, fissata davanti al gup Matteo Grimaldi, è stata di fatto posticipata stante un principio di accordo tra le parti per fissare il risarcimento in favore delle parti civili, vale a dire la moglie e la figlia della vittima, nonchè rispettivamente anche madre e sorella dell’omicida. Lo scorso 12 marzo, all’esito della discussione della perizia psichiatrica, il giudice per le indagini preliminari Gilberto Casari aveva statuito la piena capacità d’intendere e di volere dell’imputato al momento del delitto decretandone così la sua immediata processabilità. A gennaio Vignali era stato trasferito dalla casa circondariale di Montorio alla sezione psichiatrica del carcere di Belluno dov’è tuttora detenuto. Il 37enne era stato arrestato a Verona la mattina seguente all’omicidio del padre 62enne con cui la sera precedente aveva avuto una violenta lite per futili motivi all’interno dell’abitazione di famiglia in piazza Virgiliana. Subito dopo averlo colpito a morte dapprima accoltellandolo all’addome e quindi infierendo ripetutamente al capo con il basamento in marmo di una statuetta d’argento, era fuggito in auto raggiungendo Verona. Dopo aver vagato tutta la notte si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale Borgo Trento, dov’era infine stato arrestato. All’interrogatorio di convalida qualche giorno daveva dichiarato di rivedere nel gip Dio.