MANTOVA Nel primo pomeriggio di ieri gli agenti della Squadra Volante sono dovuti intervenire due volte, a distanza di poche ore, per riportare la calma a seguito di ripetute violente liti tra i medesimi vicini di casa, tutti residenti nello stesso contesto condominiale nel quartiere Borgo Pompilio di Mantova.
Gli agenti di Polizia, a seguito di numerose segnalazioni pervenute alla Centrale Operativa che riferivano di urla, insulti e violenti litigi in corso, con il coinvolgimento di varie persone, dopo essere giunti immediatamente sul posto venivano avvicinati da un uomo, il quale consegnava loro un coltello da cucina precedentemente lanciato da una donna che si trovava su un balcone del quarto piano dell’edificio. La donna – in seguito identificata per E. M., trentaquattrenne italiana pluripregiudicata per reati di varia natura, tra i quali percosse, molestie e spaccio di stupefacenti – all’arrivo degli Agenti si trovava ancora sul balcone intenta ad urlare frasi offensive e minacciose contro l’uomo che aveva appena riconsegnato il coltello alla Polizia.
Il personale della Volante, quindi, con la massima cautela raggiungeva il quarto piano della palazzina da cui, poco prima, era stato scagliato il coltello e, una volta entrati, riuscivano a bloccare e identificare la donna.
All’interno dell’abitazione, oltre la donna, veniva identificavano il proprietario dell’appartamento, tale I. C., cinquantaseienne mantovano anch’egli con numerosi precedenti per reati di varia natura, tra i quali minaccia, resistenza, violenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Da una prima ricostruzione effettuata dagli agenti pare che la lite sia scoppiata per futili motivi: E. M., infatti, non residente nel condominio, accedeva all’interno dello stabile per raggiungere l’appartamento del suo amico senza chiudere il portoncino d’ingresso; un inquilino, presente in quel momento nel giardino condominiale, le chiedeva di richiuderlo, ottenendo però, in tutta risposta, una reazione davvero inaspettata e violenta da parte della donna, la quale, dapprima, inveiva verbalmente nei confronti dell’uomo e, successivamente, lo colpiva con uno schiaffo. Costei, una volta raggiunto l’appartamento in forte stato di agitazione, si affacciava dal balcone dell’edificio e lanciava in direzione dell’uomo, ancora presente in cortile, un coltello da cucina senza riuscire, fortunatamente, a colpirlo.
La donna, pertanto, veniva accompagnata presso gli uffici della Questura, ove veniva denunciata alla procura della Repubblica di Mantova per i reati di minaccia aggravata e getto di cose pericolose, nonché sanzionata per non aver rispettato le normative governative relative al contrasto della diffusione del virus Covid-19.
Sempre nella serata di ieri, giungeva alla Sala Operativa una nuova richiesta di intervento al medesimo indirizzo. Giunti ancora una volta sul luogo segnalato gli agenti della Volante riconoscevano, con rammarico, quali protagonisti gli stessi individui dell’intervento precedente. In questa occasione, oltre alla donna ancora presente sul posto, aveva partecipato alla lite anche il suo amico I. C., il quale, dopo un accesa discussione verbale con il vicino di casa, era passato alle vie di fatto cercando di colpire quest’ultimo con un pugno. L’uomo – L. S., settantottenne con precedenti per numerosi reati, tra i quali truffa, traffico di stupefacenti, furto, atti osceni e induzione alla prostituzione – riusciva però a schivare il colpo e, con una pronta reazione, sferrava a sua volta un pugno al volto dell’antagonista.
Gli Agenti della Volante, una volta riportata la calma, provvedevano a sanzionare entrambi gli individui per non aver rispettato le normative governative relative al contrasto della diffusione del virus Covid-19.
Il Questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori, in relazione alla reiterazione dei fatti accaduti, delle problematiche di varia natura che essi hanno comportato e dei precedenti penali e/o di Polizia che ciascuno dei protagonisti può vantare nel proprio curriculum criminale, ha dato disposizione alla Divisione Anticrimine della Questura di predisporre l’applicazione nei confronti di costoro di una misura di prevenzione personale prevista dal Testo Unico delle Leggi Antimafia.