MANTOVA La lapide che ricorda i caduti della Prima guerra mondiale del quartiere di Fiera Catena è stata inaugurata dopo il restauro sostenuto dall’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, con il contributo di Fondazione Comunità Mantovana, realizzato da Giovanna Gola. L’Anmig, come spiegato dalla sua presidente Caterina Moccia, è nata nel 1918 per assistere gli invalidi tornati dal conflitto, a livello economico e socio sanitario. Oggi l’associazione ricopre un ruolo sociale e culturale, ha promosso iniziative come la posa delle prime quattro pietre di inciampo a Mantova, in via Principe Amedeo. E’ solo durante la Prima Guerra Mondiale che si diffonde la pratica di restituire le spoglie dei caduti alle rispettive famiglie, come chiarito dalla ricercatrice Tiziana Gozzi. Con l’avvento del fascismo le salme si radunano generalmente in un unico luogo. A Mantova il monumento scelto per tale funzione fu il Famedio, insieme con l’ossario del cimitero monumentale. Alla fine del conflitto ciascun paese commemorò i propri caduti. I quartieri della città decisero di organizzarsi in modo autonomo, così nel 1925 fu collocata la lastra con i nomi di 53 militari, affiancati dal grado, la data e la località del decesso. A scoprire la targa sono intervenuti, tra gli altri, il vice sindaco Giovanni Buvoli e il prefetto di Mantova Gerlando Iorio, che hanno supportato il restauro cercando di sveltire le pratiche burocratiche affinchè la città potesse fregiarsi di questa significativa testimonianza. Con loro Alberto Boscolo, proni – pote di uno dei caduti, Angelo Parilla, cui fu conferita la medaglia d’oro al valor militare e intitolato un viale del capoluogo.