MANTOVA Dalle ore 15.00 del 16 ottobre 2019 e fino al 19 a Mantova, presso il Teatro Bibiena, si terrà la settima edizione del convegno internazionale “Mantua Workshop on Diabetes Mellitus and Related Disorders”, organizzato dal Prof. Enzo Bonora, ordinario di Endocrinologia dell’Università di Verona e direttore della UOC di Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona. E’ un convegno internazionale che ricorre con cadenza triennale dal 2001 e ha visto negli anni la partecipazione di quasi tutti i maggiori esperti mondiali in campo di diabete.
Il programma include relatori di grande prestigio e credito internazionale provenienti dagli USA e dai principali Paesi Europei. Saranno presenti tutti i caposcuola dell’eccellente ricerca italiana in diabetologia. Questi caposcuola e i loro colleghi stranieri dissemineranno le loro conoscenze ai circa 200 medici presenti con cui intratterranno una proficua discussione sugli aspetti fondamentali della diagnosi e della cura del diabete. Sarà un arricchimento reciproco e utile nella comune sfida a quello che in molte circostanze il Prof. Bonora, già presidente della Società Italiana di Diabetologia e poi della Fondazione Diabete Ricerca, ha definito “quel bastardo del diabete”.
Il diabete e le patologie correlate (obesità, ipertensione, dislipidemie) sono estremamente comuni e la loro incidenza e prevalenza sono in costante aumento nella popolazione italiana, europea e mondiale. Le conoscenze su queste patologie sono in continua evoluzione e vanno diffuse nella comunità scientifica e medica anche attraverso congressi e convegni. Le conoscenze vanno anche integrate da esperienze personali di scienziati e clinici che devono essere scambiate in occasione di questi eventi.
In questa edizione vengono focalizzati temi controversi riguardanti prevenzione, diagnosi, monitoraggio e terapia della malattia ma sono anche trattati argomenti di genetica, patogenesi, fisiopatologia del diabete e delle patologie ad esso correlate. “La traslazione dei risultati della ricerca al contesto clinico – spiega il Prof. Bonora, che ci tiene a organizzare il convegno nella sua splendida Mantova insieme alla Accademia Nazionale Virgiliana – spesso non è facile e talora non si realizza perché certi risultati non sono confermati. D’altro canto solo le scoperte della genetica e della medicina molecolare, accanto ai dati ricavati dalla epidemiologia e quelli derivati dagli studi di fisiologia e fisiopatologia clinica, possono portare a identificare innovative strategie di prevenzione, diagnosi precoce, monitoraggio e cura di una malattia che interessa 4 milioni di italiani e mezzo miliardo di abitanti del nostro pianeta. Comprendere le cause e i meccanismi è cruciale, ma traferire la conoscenza nei reparti e negli ambulatori è il fine ultimo della ricerca biomedica”.
In questa edizione saranno presenti fra i partecipanti numerosissimi giovani fra cui una trentina di “stelle nascenti”, cioè ricercatori di 30-35 anni che hanno già dato prova della loro bravura nel campo scientifico. “Ci tengo moltissimo a favorire la presenza e la partecipazione attiva dei giovani ai convegni che organizzo – afferma il prof. Bonora – perché abbiamo estremo bisogno di conferme nelle vocazioni a diventare ricercatore e di aumentare la massa critica di persone che svolgano attività di ricerca. In Italia la ricerca in diabetologia è una cenerentola con troppi pochi sostenitori, ma senza ricerca non c’è progresso e senza progresso non possono esserci cure migliori”.