RONCOFERRARO Durante la prima ondata di Covid era stata una delle poche strutture che aveva retto all’impatto pandemico adottando un protocollo di gestione rigidissimo. In questa seconda fase anche la Rsa di Roncoferraro si trova a fronteggiare la virulenza del virus, che ha colpito indistintamente ospiti (39) e personale sanitario (30). Un focolaio che sta preoccupando i parenti e che ha spinto il sindaco Sergio Rossi a sollecitare un nuovo incontro urgente con Prefettura, Ats e Asst per valutare ogni contromisura necessaria. «Il numero è destinato ad aumentare – rivela il primo cittadino – in quanto tra questa sera e domani mattina avremo i risultati dell’ultima tranche dei tamponi. Una delle soluzioni che si stanno vagliando in queste ore è il trasferimento delle persone negative in strutture Covid free, per evitare che possano venire in qualche modo contagiate». Lo stesso potrebbe riguardare anche i pazienti sub-acuti, nell’ambito di un percorso di presa carico della cronicità in un contesto di ricovero protetto. «Lo scopo è anche di alleggerire il carico di lavoro del personale ormai ridotto al lumicino (alle 30 persone risultate positive al Covid se ne devo aggiungere altre 31 attualmente in malattia) – prosegue Rossi -. La Fondazione Nuvolari si sta muovendo per reperire personale da affiancare a quello operativo». «Purtroppo la nostra casa di riposo è stata colpita in questa peggiore seconda ondata da contagio Covid – informa la presidenza della Rsa -. Nonostante fossero state adottate procedure rigide di contenimento, con utilizzo di dispositivi di protezione, severa suddivisione dei reparti, sospensione delle visite dei familiari e di qualsiasi attività prevedesse l’intervento di persone esterne alla struttura, abbiamo riscontrato in corso di screening 39 ospiti positivi. Il nostro personale si sta impegnando con ogni sforzo possibile per fornire le cure necessarie. Ovviamente contatteremo subito i familiari per informarli sugli esiti degli ultimi tamponi».
Matteo Vincenzi