Silvia Sardone: “Non piegheranno la mia libertà. E la nostra identità va difesa”

MANTOVA “Non arretro sui nostri valori messi in pericolo dell’estremismo: è una battaglia che vale la pena combattere, perché credo fermamente che in Europa e anche in Italia ci siano pericoli di radicalismo e di un’islamizzazione crescente delle nostre città”. La denuncia arriva dall’europarlamentare della Lega Silvia Sardone, ospite al ristorante “Croce d’oro” di Bozzolo per una serata conviviale dove è stato trattato un tema particolarmente attuale e spinoso: l’“islamizzazione” in atto nel vecchio continente e l’atteggiamento indolente dell’Ue verso un’immigrazione ormai fuori controllo che si è trasformata in una vera invasione e che, come racconta la cronaca quotidiana, porta a criticità che i territori non sono più in grado di contrastare. Il recente attentato di Bruxelles rivendicato dallo Stato islamico era stato commesso da un tunisino che era arrivato su un barcone a Lampedusa, facendo comprendere ancora una volta quanto il nostro Paese sia a rischio e di come vadano cambiate al più presto le regole. L’incontro, organizzato dalle sezioni della Lega di Bozzolo e Sabbioneta, ha visto la partecipazione di diversi sindaci, della consigliera regionale Alessandra Cappellari e naturalmente delle referenti locali del Carroccio Elena Gobbi e Lorena Ghezzi. L’occasione si è prestata per parlare anche del libro “Mai sottomessi. Cronache di un’Europa islamizzata”. Una pubblicazione in cui la Sardone tenta di sgretolare la tradizione islamiche che continua a tenere sottomessa la donna, ma che ha suscitato la scomposta reazione degli estremisti con conseguenti minacce a lei, finita sotto scorta, e alla sua famiglia. “Di fronte a un islamismo che prende forza è preoccupante che ci sia un atteggiamento debole, in particolare delle istituzioni europee, che rispondono con il buonismo e il politicamente corretto a imposizioni, come quella sul velo islamico, che ledono i diritti delle donne”, ha aggiunto. “Nonostante le ovvie preoccupazioni in famiglia, continuerò a esprimere liberamente le mie opinioni. Difendere la nostra identità e i nostri valori è una lotta che voglio continuare a portare avanti, con orgoglio e passione”. Davanti al ristorante di via Arini hanno stazionato carabinieri in divisa oltre che agenti di scorta. Anche gli amministratati intervenuti si sono detti preoccupati per l’immigrazione illegale e per l’inerzia delle istituzioni europee, ormai viste come maldisposte verso il nostro Paese. Considerazione che è stata poi estesa ad altri temi affrontati nel corso della serata, come quelli relativi alle difficoltà nel mondo agricolo e gli ostacoli frapposti dall’Europa al made in Italy e in generale nel settore del riciclaggio di materie plastiche e degli imballaggi che vede il nostro Paese in cima alle classifiche mondiali o, ancora, alla vergognosa direttiva Bolkestein che se applicata rischia di consegnare le spiagge italiane in mano a stranieri e multinazionali.
Matteo Vincenzi