Vicenda Quick Parking, disatteso un protocollo firmato in Prefettura

MANTOVA Una protesta che assume i contorni eclatanti, quella messa in scena dal Movimento 5 Stelle (affiancati dal consigliere di Forza Italia  Giuliano Longfils “sono da sempre liberale e in questa faccenda appoggio i diritti dei lavoratori”) ieri in piazzale Mondadori, per andare a fondo al licenziamento dei due dipendenti di Quick Parking ora entrato in orbita Aster. Aster che ha formalizzato un bando e ha già promosso due altri impiegati, ma secondo gli esponenti pentastellati Michele  Annaloro e  Alberto Zolezzi questa vicenda non ha connotati regolari soprattutto alla luce di un documento firmato nel 2015 in prefettura da associazioni di categoria e sindacati che tutelerebbe i lavoratori in caso di un passaggio da privato a pubblico, a maggior ragione poi se si tratta di persone con disabilità. “Siamo qui – hanno spiegato prima Annaloro e poi Zolezzi -, perché vogliamo tutelare i lavoratori. C’è stata una palese violazione di un accordo preso da tutte le categoria e questo dimostra la debolezza del sindaco, che è riuscito a calpestare i principi del proprio partito in favore dei lavoratori. Di fronte a questo elemento di criticità Palazzi non ha saputo o voluto rispondere. L’unico baluardo a difesa dei lavoratori a questo punto è solo il Movimento. E’ una vergogna essere arrivati a questo punto senza aver trovato una soluzione e senza aver garantito una tutela ai due lavoratori che si trovano adesso senza lavoro».