MANTOVA Avrebbe preso di mira uno dei bambini che frequentavano l’asilo nido in cui lavorava all’epoca (e dove risulta lavori tutt’ora), legandolo in più occasioni al passeggino e mettendolo in punizione quando litigava con gli altri bambini. Si è aperto ieri il processo a una educatrice di un asilo nido del Basso Mantovano, chiamata a rispondere dell’accusa di maltrattamenti. I genitori del piccolo, che all’epoca dei fatti (era il 2021) aveva due anni e mezzo, parfte civile con l’avvocato Stefania Magnani, hanno raccontato che il loro bambino si agitava quando vedeva quella maestra, che in alcune occasioni era tornato a casa con dei lividi sul corpo, oltre al fatto che il loro come anche altri bambini, tornavano a casa in precarie condizioni igieniche a partire dai pannolini sporchi. A rincarare la dose è stata una ex collega dell’imputata, che ha dichiarato che questa qualsiasi cosa capitasse, se la prendeva sempre con lo stesso bambino. “Questo bambino è cattivo non dovete giocare con lui” avrebbe detto agli altri piccoli. La testimone ha anche aggiunto che in diverse occasioni il bimbo era stato legato per ore al passeggino oppure strattonato e spinto a terra, e che anche dopo le prime segnalazioni di questi episodi, che avevano portato la direzione dell’istituto ad allontanare il piccolo dall’imputata, questa avrebbe comunque cercato di trovarsi da sola con lui. Nel contro interrogatorio l’avvocato difensore Fabiana Sogari, ha cercato di smontare le dichiarazioni della testimone, che all’epoca era soggetta ad attacchi di panico e alla quale non era stato rinnovato il contratto a tempo determinato. Il processo prosegue il prossimo 20 marzo.