PARMA Quattro top 100, tanti azzurri e Benoit Paire ai nastri di partenza del Parma Challenger presented by Iren. Dal 2 al 9 ottobre il Tennis Club Parma sarà il palcoscenico dell’ATP Challenger 125 co-organizzato dal Tennis Club Parma e da MEF Tennis Events, con il contributo del Comune di Parma. Sulla scia del torneo WTA 250, che si disputerà la settimana prima nello stesso impianto, il torneo maschile regalerà spettacolo alla città emiliana, che per due settimane sarà il cuore pulsante del tennis in Italia. Guiderà il seeding il numero 58 del mondo Pedro Cachin, quest’anno già campione del Challenger di Todi. L’argentino è seguito da Roberto Carballes Baena, Tomas Martin Etcheverry e Dusan Lajovic. Il primo degli italiani è l’umbro Francesco Passaro, atteso ai nastri di partenza come settima testa di serie. Giocherà a Parma anche Benoit Paire, ex numero 18 del mondo, ben noto come uno dei giocatori più talentuosi e divertenti dell’intero tour. Zeppieri ripensa al match con Alcaraz e sogna in grande – La ricca batteria azzurra sarà alimentata in quel di Parma da Francesco Passaro, Franco Agamenone, l’ex semifinalista del Roland Garros Marco Cecchinato, Flavio Cobolli, Gianluca Mager, Andrea Pellegrino, Riccardo Bonadio e Giulio Zeppieri. Quest’ultimo, in una stagione che lo ha visto disputare il primo main draw slam della carriera e raggiungere una semifinale all’ATP 250 di Umago, è ben determinato ad ottenere un risultato di prestigio nell’ATP Challenger 125 emiliano: “Sono contento, so già che sarà un torneo ben organizzato e sicuramente sarà un’ottima rassegna in un circolo bellissimo. In campo ci saranno tanti italiani e mi aspetto una bella atmosfera. Voglio giocare il mio tennis e se riuscirò ad esprimermi al massimo so che potrò vivere una bella settimana”. L’atleta allenato da Giuseppe Fischetti all’Enjoy Sporting Club di Roma, nella sua cavalcata ad Umago ha recentemente incrociato anche il neo campione degli US Open Carlos Alcaraz, al quale si è arreso in tre set lottati: “Vedere Alcaraz vincere lo US Open sicuramente mi dà grandi motivazioni perché so di aver lottato alla pari con il numero uno del mondo. Prendo energie positive da ciò ma dovrò incanalarle e metterle in ogni partita: con il duro lavoro però si può arrivare”.