Con “La forma del desiderio” Almodòvar arriva al Carbone

MANTOVA “Il veicolo migliore per raccontare una storia sono i sentimenti, e naturalmente, l’umorismo.”  Da oggi a mercoledì 28 giugno arriva al cinema del carbone La forma del desiderio, la rassegna che propone cinque film di culto in versione restaurata per riscoprire la dirompente attualità e la libertà espressiva del cinema di Pedro Almodóvar degli anni ’80. Divertenti, grotteschi, melodrammatici, scorretti, passionali, graffianti e sinceri, tutti i personaggi del mondo di Almodóvar sono mossi dal desiderio, che sia per amore, per vendetta, per riscatto o per puro piacere. Carmen Maura, Antonio Banderas, Miguel Bosè, Marisa Paredes, Victoria Abril, Rossy de Palma sono solo alcuni dei grandi interpreti che hanno dato volto e forma al desiderio di ognuno dei personaggi scritti e diretti da Almodóvar. Liberi da ogni schema, liberi di essere sé stessi al di là di ogni costrizione o preconcetto: donne, uomini, travestiti, madri e figli, figlie e padri, omosessuali, cantanti, tossicodipendenti, suore, registi, scrittori, transessuali, doppiatori, attori, amanti, traditori, traditi… . Esattamente 40 anni fa L’indiscreto fascino del peccato (oggi ore 18.30, domani ore 20.45) suscita grande scalpore e accende il dibattito alla Mostra del cinema di Venezia del 1983; con la commedia noir Che ho fatto io per meritare questo? (oggi ore 21.15, domani ore 18.15) il giovane Almodóvar va alla ricerca di quello che si cela dietro la facciata di una tranquilla famiglia spagnola; indimenticabile melodramma dei sentimenti, La legge del desiderio (giovedì 22 e lunedì 26 ore 21.15), con un giovanissimo Antonio Banderas, vince il Teddy Bear al Festival di Berlino nel 1987 e rivela per la prima volta il regista spagnolo a un pubblico italiano sbalordito e pronto a lanciarne il culto; Almodóvar torna a Venezia con Donne sull’orlo di una crisi di nervi nel 1988 (domenica 25 ore 18.15, mercoledì 28 ore 21.15), la commedia degli equivoci che con oltre 50 premi, una nomination agli Oscar e record al box office di più paesi, consacra a livello internazionale il talento del regista spagnolo; con il giallo sentimentale e famigliare Tacchi a spillo del 1991 (domenica 25 ore 20.45, martedì 27 ore 21.15), il cinema di Almodóvar continua a graffiare, riprendendo le tematiche e l’estetica degli anni ’80 e aprendosi allo stesso tempo verso una nuova fase creativa.   Biglietti: ingresso unico 3,50.