Segni: ogni settimana dialoghi internazionali e scambio di opinioni con i TEEN

MANTOVA Nell’attesa di aggiornamenti sulle modalità e i tempi di ripresa delle attività culturali e teatrali, il settore non ha smesso di essere reattivo. Tra le realtà mantovane, SEGNI New Generations Festival, evento di teatro, arte e spettacolo, sotto la Direzione artistica di Cristina Cazzola, è in costante dialogo con il panorama internazionale, con gli operatori del Teatro Ragazzi, ma anche con i giovani spettatori, target di riferimento, per capire come rendere possibile la XV edizione del Festival – in programma dal 30 ottobre al 8 novembre – in una nuova formula che dovrà tener conto delle diverse restrizioni post pandemia. Con uno sguardo quindi all’Europa e ai modelli esteri, alle modalità con cui si sta affrontando nei vari paesi la crisi culturale, Segni d’infanzia associazione si confronta ogni settimana con Direttori artistici di Festival diversi per condividere e raccogliere buone pratiche, utili alla creazione di nuovi format possibili da offrire alla città di Mantova.    

All’interno di questo contesto e scambio, i TEEN Ambassadors (ragazzi mantovani fra i 14 e i 19 anni) che da più di quattro anni partecipano all’omonimo progetto europeo – coordinato da SEGNI in partnership con 5 altri paesi e Festival, co-finanziato da Creative Europe e Comune di Mantova – sono stati invitati come critici al primo Festival digitale e internazionale di teatro: Better than Us, dall’1 al 5 maggio. L’iniziativa nata da un’idea dell’operatrice russa Olga Zaets con l’intento di mantenere viva la relazione e lo scambio di opinioni tra chi fa teatro e chi lo frequenta, sarà il primo banco di prova per testare la relazione teatro-rete e il suo impatto sul pubblico.   

 

I TEEN MANTOVANI SPETTATORI PROTAGONISTI IN RETE. Per cinque giorni, a partire da venerdì 1 maggio, i TEEN Ambassadors mantovani entrano a far parte di questa “community” internazionale, guardano i video degli spettacoli in programma – provenienti da Russia, Italia, Cina, Romania, Germania – e conducono il dibattito post spettacolo con coetanei stranieri (in tutto una quindicina) scelti da operatori e organizzazioni del settore. A moderare il dibattito, il regista o gli attori degli spettacoli e il pubblico invece può assistere e interagire, scrivendo domande e commenti in chat. 

Nel processo di co-immaginazione di strategie per far fronte alla crisi generata dalla pandemia, un ruolo fondamentale viene dato quindi allo “sguardo” del giovane pubblico chiamato ad esplorare potenzialità e criticità del primo “festival” digitale che va in scena tra Facebook, Youtube e Zoom. Per scoprire le loro impressioni e saperne di più sul progetto TEEN Ambassadors Across Europe si rimanda alla pagina instagram del progetto (TEENtheatrenetwork) e al sito  teentheatrenetwork.eu 

 

I DIALOGHI DI REAZIONE A CATENA. Il tema del rapporto tra web e Festival di teatro è anche uno di quelli affrontati nel dibattito con gli operatori di settore, all’interno dei dialoghi partiti dal mese di aprile, che SEGNI porta avanti, ogni martedì mattina, sulla piattaforma Zoom, nell’ambito del progetto Reazione a catena. ‹‹Nato dal bando ministeriale “Boarding pass plus” – racconta Cristina Cazzola, Direttrice artistica di SEGNI – il progetto vede 6 Festival coinvolti insieme ad Assitej Italia, con l’obiettivo di rinforzare i legami e le azioni di rete, ma in 

seguito all’emergenza Covid-19 e alle conseguenti trasformazioni per il sistema culturale è stato rimodulato con la decisione di utilizzare questo tempo per una serie di riflessioni strutturate fra festival, che vogliono essere occasione per immaginare insieme nuovi scenari aprendo un confronto sia a livello nazionale che con una selezione di festival internazionali››. I prossimi “Dialoghi internazionali” sono previsti il 5, 12, 19 e 26 maggio.