MANTOVA Con “Trame Sonore” la musica diventa assoluta protagonista della città creando riflessi sonori che rendono ancora più affascinante la bellezza architettonica di Mantova. Con il via alla settima edizione, si rinnova la magia del Mantova Chamber Music Festival e già il primo giorno di programmazione completa, dal mattino fino a tarda sera, ha regalato emozioni forti e spunti di grande interesse. Come le suggestioni affascinanti della musica antica proposte ieri mattina a Palazzo Te da Maurizio Cadossi, violino, Pietro Trevisiol, violoncello, e Chiara Arlati, clavicembalo, eccellenti interpreti di pagine preziose dell’epoca barocca. Un piacere autentico sentir risuonare in un ambiente ideale come la Sala dei Cavalli la ricercata eleganza di Frescobaldi e Corelli, ma anche scoprire la freschezza inventiva di autori meno celebri, come Marco Uccellini e Giovanni Bononcini. Musica antica appassionante anche a Palazzo Ducale, alla Galleria dei Fiumi, con le Sonate di Händel e Bach affidate a Tommaso Lonquich, flauto dolce, e Simone Ori, clavicembalo. Pubblico foltissimo, con una nutrita presenza di giovanissimi spettatori, per cogliere la bellezza della sottile trama sonora creata dai due strumenti, evocativa di un’epoca di grande fermento creativo e innovazione strumentale. Assolutamente positiva la prova di Tommaso Lonquich, prestigioso clarinettista che qui si è messo in luce in veste di eccellente “dilettante” (come amabilmente si è autodefinito), ammaliato dal flauto dolce. Può capitare che l’affluenza ad un evento vada oltre le più rosee aspettative e così è successo, nel primo pomeriggio, in Sala dei Capitani del Ducale per il concerto del Quatour Zaïde. Il sacrificio di chi non ha potuto sedersi è stato ampiamente ripagato da un’interpretazione superba de La morte e la fanciulla di F. Schubert. Il quartetto composto dalle giovani musiciste francesi Charlotte Maclet e Leslie Boulin Raulet, violini, Sarah Chenaf, viola e Juliette Salmona, violoncello, ha offerto una brillantissima prova del suo valore e di matura personalità illuminando di energia e delicata sensibilità la straordinaria bellezza dell’opera schubertiana. Bravissime, le quattro musiciste, anche a superare la comprensibile emozione dovuta alla presenza tra il pubblico del maestro Alfred Brendel, e meritatamente osannate al termine della loro incisiva interpretazione. E questo è solo un piccolo estratto di quanto ha offerto la prima giornata di “Trame Sonore”. (gmp)