PARMA Brevi, contemporanei, invitanti: si conclude il 18, 19 e 20 dicembre la piccola rassegna «Mini Concerts» ideata da Fondazione Prometeo in quest’ultimo scorcio d’autunno a Parma per proporre momenti di musica contemporanea di contenuto accattivante, di circa mezz’ora ognuno, e ognuno offerto con una replica. Dopo il debutto con le percussioni di Simone Beneventi il 28 novembre, i prossimi tre Mini Concerts si propongono dunque molto compatti: sabato 18 dicembre all’APE Parma Museo (Strada Farini, 32) alle ore 18:30 (con replica il giorno successivo alla stessa ora), il clarinetto di Mirco Ghirardini; domenica 19 dicembre, sempre all’APE Parma Museo, alle ore 17:30 la chitarra elettrica di Flavio Virzì (replica il 20 dicembre ore 19:30 all’Auditorium della Casa della Musica); infine l’ensemble di percussioni Acusma-4et lunedì 20 dicembre alla Casa della Musica alle ore 18:30 (con replica alle 20:30). Molto attivo nell’ambito della musica contemporanea, Mirco Ghirardini è fondatore e componente di Icarus Ensemble, membro dell’ensemble Sentieri Selvaggi, ma nel 2004 ha co-fondato anche il settimino di fiati L’Usignolo, che lavora su musiche da ballo fra Otto e Novecento. Al Mini Concert del 18 e 19 dicembre all’APE Parma Museo proporrà la Sonata (1933) di John Cage, uno dei primi brani del compositore americano, ancora sotto l’influsso delle strutturazioni della musica seriale; poi «GRA» (1993) di Elliott Carter, vivace brano dedicato all’amico compositore Witold Lutosławski; la versione di Eric Dolphy della jazz-song di Billie Holiday «God Bless the Child» (1961) trascritta per clarinetto basso; e altri due pezzi per clarinetto basso, «Press release» (1991) di David Lang e «Tzmindao Gmerto» (1994) di Evan Ziporyn. È nato a Palermo ma vive a Lipsia invece Flavio Virzì che, per quanto coltivi un repertorio vastissimo, concentra la maggior parte della propria attività sulla musica contemporanea, specialmente quella microtonale, sulla techno sperimentale e sulla combinazione timbrica con le percussioni. Nel suo Mini Concert (il 19 dicembre alle ore 17:30 presso l’APE Parma Museo con replica il 20 alla Casa della Musica, alle ore 19:30) lo dimostra spaziando dalla fuga della prima sonata per violino di Bach, trascritta per chitarra elettrica, fino al minimalismo puro di «Nagoya Guitars» (1994) di Steve Reich, trascritto per chitarra elettrica e traccia audio (in origine era per due marimbas), passando per il Cage di «Music for Marcel Duchamp» (1947) trascritto da Virzì per chitarra elettrica preparata. Ma ci sono anche due prime italiane: «WurzeIn 5:3» (2018) dello stesso Virzì e «Primes Seventeen» (2021) per chitarra elettrica e foot-shaker di Riccardo Nova. Dal momento che Traiettorie 2021, la rassegna di musica moderna e contemporanea di Fondazione Prometeo, ha omaggiato quest’anno la musica americana, gli States restano motivo conduttore anche di questi Mini Concerts. E specialmente Cage, che è presente in tutti e quattro: nel programma di Acusma-4et (20 dicembre presso la Casa della Musica, ore 18:30 e replica ore 20:30) appare con «Living Room Music» (1940), uno dei tipici momenti-Cage di musica fatta con qualsiasi oggetto di casa. Formatosi a Reggio Emilia, Acusma-4et (Gabriele Genta, Marco Lazzaretti, Edoardo Ponzi e Matteo Rovatti) dedica tutto il proprio programma di questo Mini Concert alla musica statunitense: ci sono anche le esplorazioni di quattro diversi mondi percussivi in «Dark Full Ride» (2002) di Julia Wolfe e «Postludes» (2012) di Elliot Cole, eseguito dai quattro con archi di contrabbasso che percuotono un vibrafono e le mani che ne smorzano i suoni, in un effetto assolutamente ipnotico.
Elide Bergamaschi