“A Forza Italia deleghe secondo gli accordi”: il sindaco Volpi tira il freno

CASTIGLIONE –  È pronta la nuova giunta comunale, che sarà composta da cinque assessori oltre al sindaco Enrico Volpi. I nuovi ingressi nell’esecutivo sono due: Giovanni Grasso (Insieme per Volpi sindaco) e Massimo Lucchetti (Fratelli d’Italia). Confermati invece in giunta Andrea Dara, Erica Gazzurelli e Maria Grazia Margonari. Rimane fuori invece Michele Falcone, che negli ultimi tre anni di mandato guidò l’assessorato ai lavori pubblici salvo poi dare le dimissioni a poche settimane dal voto.
A Dara sono state affidate le deleghe a lavori pubblici e urbanistica, che come annunciato da Volpi sarebbero state unite in un unico assessorato. Grasso invece avrà un assessorato in parte nuovo: attività produttive con l’aggiunta dello sportello unico, che l’amministrazione comunale intende potenziare anche in considerazione del considerevole numero di aziende, anche molto importanti, che insistono sul territorio di Castiglione. A Margonari sono stati affidati bilancio e patrimonio. Gazzurelli invece si occuperà di servizi sociali, come è stato nell’ultimo mandato. A Lucchetti, nuovo entrato, sono stati invece affidati cultura e turismo. A consiglieri delegati invece veranno affidati ambiente e sicurezza, che finora erano stati appannaggio di Dara.
Nodari rimane presidente di Indecast, Simona Maffizzoni nella fondazione San Pellegrino e Alessandro Perdomini guiderà ancora la rsa Zanetti Cominelli.
Tutti contenti? Non del tutto. A sollevare la polemica ci pensa proprio Forza Italia col coordinatore Franco Nodari, che lamenta di come il suo partito non abbia ricevuto assessorati. «Forza Italia – afferma il sindaco Volpi – riceve e ha ricevuto in base agli accordi che erano stati presi già tempo fa, così come anche tutti gli altri partiti e le forze della coalizione di centrodestra. La presidenza di Indecast è un ruolo decisamente di peso, considerato il ruolo che la multiutility svolge in paese. E in più Forza Italia ha anche un componente della fondazione San Pellegrino. Non è poco».