Emergenza zanzara tigre, il sindaco di Ceresara: “No all’acqua stagnante”

CERESARA – Con l’arrivo dell’estate torna in auge anche l’emergenza zanzare. A tal proposito molti comuni dell’Alto Mantovano, tra cui Gazoldo e Castiglione, recentemente si sono adoperati per contrastarne l’invasione con la distribuzione di pastiglie antilarvali. Contro il proliferarsi delle zanzare poi è di qualche giorno fa l’ordinanza emessa dal sindaco di Ceresara Francesco Guarneri con lo scopo di prevenire e controllare le malattie trasmesse da insetti vettori ed in particolare dalla specie cosiddetta tigre. «E’ una misura preventiva utile ad attenuare un fenomeno dannoso dal punto di vista della salute», ha sottolineato il primo cittadino. Nell’atto amministrativo, tra i vari passaggi, si ordina ai soggetti gestori, responsabili o che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di aree strutturate con sistemi di raccolta delle acque meteoriche di evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta idrica stagnante anche temporanea. Ed ancora di mantenere le aree libere da sterpaglie, rifiuti o altri materiali in prossimità di scarpate ferroviarie, cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e dimesse. Il sindaco Guarneri indica nel provvedimento la polizia municipale come corpo preposto all’esecuzione, alla vigilanza sull’osservanza delle disposizioni dell’ordinanza ed all’accertamento ed all’irrogazione delle sanzioni. Dispone inoltre che, fatti salvi gli interventi di competenza del servizio sanitario pubblico relativi alla sorveglianza ed al controllo dei casi accertati o sospetti di febbre da virus Chikungunya, con associati rischi per la collettività, in particolare nelle aree circostanti ai siti sensibili quali scuole, ospedali, strutture per anziani o simili, si provvederà ad effettuare direttamente trattamenti adulticidi, larvicidi e di rimozione dei focolai larvali in aree pubbliche e private, provvedendo se del caso con separate ed ulteriori ordinanze contingibili ed urgenti volte ad ingiungere l’effettuazione di detti trattamenti nei confronti di destinatari specificatamente individuati.