RONCOFERRARO – È Paolo Oliviero il nuovo presidente della Fondazione Antonio Nuvolari di Roncoferraro, l’ente che gestisce la casa di riposo locale. Lo ha eletto il consiglio di amministrazione nel corso della seduta di insediamento di giovedì scorso, convocata in tempi rapidissimi dopo la nomina da parte del sindaco Sergio Rossi . Oliviero, 52 anni, subentra nella carica a Matteo Ponti, ed è proprio al presidente uscente e al vecchio cda che ha rivolto parole di ringraziamento «per il lavoro portato avanti negli ultimi cinque anni». «Ma da parte mia – ha aggiunto Oliviero – c’è prima di tutto la riconoscenza al sindaco Rossi e all’amministrazione comunale per la fiducia nell’affidarmi questo ruolo, consapevole della sua importanza. Posso assicurare che la nostra priorità sarà sempre la qualità della vita degli ospiti della struttura, mentre la politica dovrà restare fuori da ogni futura decisione». Alla struttura per anziani accreditata (convenzionata con la Regione Lombardia), che accoglie fino a 112 anziani non autosufficienti, vi lavorano 110 persone. Adiacente al fabbricato principale si trovano altri 4 alloggi che vanno così a completare l’offerta di servizio assistenziale. Il nuovo presidente sarà affiancato da Manuel Filippi , in qualità di vicepresidente, e dai consiglieri Lena Stefanoni e Stefania Bianchi . A questi si aggiunge il nome di Paolo Braganza , scelto dal sindaco Rossi come rappresentante delle minoranze. Proprio questa nomina aveva provocato la levata di scudi dei gruppi di opposizione, i quali hanno già avanzato l’ipotesi di procedere prima con una verifica al segretario comunale ed eventualmente a un ricorso. Vicenda sulla quale il neo-presidente Oliviero ha preferito tenersi a distanza, anche per non dare adito a ulteriori polemiche, concentrandosi piuttosto nella elaborazione di un piano di sviluppo per i prossimi anni dell’istituto: «La cosa che conta è mettersi subito al lavoro. Sicuramente l’impegno di questo cda sarà massimo affinchè possano essere raggiunti i migliori risultati possibili, perché oggigiorno è quanto mai necessario dare risposte alle famiglie».
Matteo Vincenzi