La gang arrivata da centinaia di km e a bordo le divise di Cc e polizia

ACQUANEGRA  –   Un gruppo ben organizzato, probabilmente abituato a scorribande in giro nell’Italia settentrionale. In altre parole, non dei ladruncoli di paese abituati a furtarelli qui e là, ma gente ben organizzata, perfettamente consapevole di ciò che stava facendo e con la capacità di adattarsi alle varie situazioni che nel corso di un furto possono verificarsi.
I quattro uomini piombati ad Acquanegra nel primo pomeriggio insomma non erano dei dilettanti allo sbaraglio, ma gente che sapeva perfettamente dove andava a parare e pronta sia agli imprevisti che, a quanto pare, ad agire anche seguendo diverse tecniche. Prova ne siano la nonchalance con la quale i malviventi nel giro di pochi minuti sono riusciti ad impossessarsi di due distinte auto sottratte ad altrettanti ignari passanti, e anche il fatto che all’interno del T-Roc con il quale erano arrivati ad Acquanegra sarebbero stati trovate uniformi di varie forze dell’ordine da usare evidentemente nel caso di truffe o in altre circostanze criminose.
Ma i carabinieri della Compagnia di Viadana, aiutati dal Reparto investigativo, stanno in queste ore passando al setaccio le due auto a bordo delle quali i quattro malviventi – a quanto pare tutti italiani – hanno viaggiato: sia il T-Roc con il quale sono arrivati ad Acquanegra e a bordo del quale sono state trovate le divise (la targa del veicolo era falsa), sia l’auto rubata subito dopo lo schianto con gli inseguitori.
I Cc della Compagnia di Viadana, considerato l’accaduto, hanno messo in allerta anche i colleghi di mezzo Nord Italia. Stando all’analisi delle telecamere della zona, pare infatti che la banda sia arrivata non da qualche paese vicino ma, forse, addirittura dal Piemonte o dalla zona settentrionale della Lombardia. L’identikit che ne emerge è in pratica quello di un gruppo di malviventi abituati a spostarsi su ampie aree del paese con l’intento di mettere a segno crimini in zone anche particolarmente distanti l’una dall’altra.
Nel frattempo i carabinieri stanno lavorando alacremente per risalire all’identità dei malviventi che, come noto, dopo aver tentato il furto in un’abitazione un po’ fuori da Acquanegra, hanno sostanzialmente seminato il panico in paese. Prima con lo schianto contro il furgone, poi spaccando il finestrino dell’auto della figlia dell’anziano che avevano preso di mira, la quale si era lanciata all’inseguimento dei malviventi, quindi con la colluttazione con il nipote dell’anziano, che pure li stava inseguendo. E poi la prima auto rubata ad un passante e infine la seconda auto, rubata sempre a un passante, con la quale hanno fatto perdere le tracce. Almeno per ora.