Legionella in otto abitazioni “Fate intervenire le autorità”

CURTATONE Se prima era solamente un sospetto, ora arriva la conferma da una parte di una delle dirette interessate che, però, preferisce rimanere anonima: il batterio della legionella sierotipo 1 è stato trovato in otto abitazioni di Montanara grazie ai test che diverse famiglie hanno eseguito privatamente nelle ultime due settimane circa. Famiglie che, ora, chiedono l’intervento delle autorità, a partire da Comune e Arpa.
«Sembra che la cosa non interessi a nessuno – tuona una residente nella zona interessata -. Abbiamo eseguito noi, a nostre spese, i test necessari: ed è emersa la positività al batterio in almeno otto abitazioni dislocate tutte nella stessa zona». Zona che, spiega la donna, si trova a Montanara tra via Mozart, via Choping, via Dei Toscani.
«Le analisi non sono state eseguite né dall’Asst (ex Asl,  ndr), né da Tea. Abbiamo dovuto arrangiarci noi residenti privatamente, spendendo migliaia di euro. E il responso è che tutte e otto le famiglie che hanno eseguito hanno avuto un esito positivo al batterio della legionella 1. È normale? Non credo proprio. Viviamo tutti in case nuove, costruite pochi anni fa. E abbiamo deciso di eseguire i test dopo che una persona residente qui vicino si è ammmalata, è finita in ospedale e ha rischiato la vita. Quella persona è stata dimessa negli ultimi due o tre giorni, ma sta continuando ad andare all’ospedale di Verona per eseguire accertamenti».
La donna, che ha contattato  La Voce per raccontare la propria esperienza, dice la sua anche nei confronti delle autorità preposte ai controlli: «Nessuno ha detto nulla. È stato convocato un incontro pubblico nei confronti del quale, secondo noi, non è stata data abbastanza pubblicità. E invece riteniamo che la situazione sia seria e necessiti di approfondimenti e controlli. Ci è stato detto che in qualsiasi casa venissero eseguiti i test, potrebbe venire trovato il batterio. È una cosa normale? Pensiamo che il problema stia nelle condutture».
Ma la donna approfondisce la propria esperienza. «La mia famiglia e io, come altri residenti in zona, ormai da un paio di settimane non usiamo più l’acqua corrente. Sono dodici giorni che vado a fare la doccia a casa di amici e per preparare da mangiare o anche solo per lavarmi i denti uso l’acqua in bottiglia. Per quanto tempo dovremo andare avanti così? Dobbiamo adottare queste strategie per poter stare tranquilli? Speriamo proprio di no: riteniamo servano risposte concrete e veloci da parte delle autorità preposte».
Come noto, tutta la questione è nata un paio di settimane fa quando un residente nella zona è stato ricoverato dopo aver contratto la legionella sierotipo 1. Ora i vicini e residenti nelle vicinanze a gran voce chiedono lumi.