SAN BIAGIO (Bagnolo) Non ce l’ha fatta il 66enne Claudio Faedo, l’uomo che verso le 17.30 di lunedì, mentre era a bordo della propria bicicletta elettrica, è rimasto coinvolto in un incidente stradale a causa del quale aveva riportato ferite e traumi alle gambe.
Il 66enne è morto nella mattinata di ieri mentre si trovava ricoverato all’ospedale Carlo Poma di Mantova. Proprio per quanto accaduto sarebbe stato aperto un fascicolo d’indagine e la salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha disposto l’autopsia. Tanto che se in origine il funerale era già stato fissato per oggi alle 16.30, proprio ieri le procedure per la cerimonia funebre sono state stoppate e l’estremo saluto è stato rinviato a data da destinarsi – in ogni caso dopo che sarà stata eseguita l’autopsia disposta dalla Procura.
Stando a quanto era stato ricostruito dagli agenti della polizia stradale, Faedo a bordo della bici elettrica, dalla pista ciclabile che passa anche di fronte al parco archeologico del Forcello, in modo improvviso si sarebbe immesso lungo la provinciale Romana. Giusto in quel momento stavano arrivando due auto: una Citroen C3 che proveniva da San Benedetto e una Volkswagen T-Roc che invece arrivava da Mantova.
La C3, a bordo della quale viaggivano una donna e la figlia di 5 anni, ad un tratto si era trovata di fronte il 66enne a bordo della bici: la conducente aveva a quel punto sterzato ma aveva comunque travolto il ciclista per poi andare a schiantarsi contro il T-Roc che stava sopraggiungendo da Mantova.
A rimanere ferite, anche se in modo non grave, madre e figlia e il 66enne. Ma quest’ultimo, portato in ospedale poco dopo il sinistro, è deceduto ieri mattina e proprio per questo sono stati avviati gli accertamenti del caso.
Faedo, celibe e senza figli, viveva con la madre al civico 3 di via Di Vittorio a San Biagio. Aveva un fratello e una sorella. Ora, prima dei funerali, è attesa l’autopsia da cui potrebbero giungere elementi fondamentali per ricostruire circostanze e cause del decesso.