Pakistano assolto dall’accusa di frode informatica da 14mila euro

VIADANA  Era accusato di frode informatica e accessi abusivi a un sistema informatico in concorso con altre persone la cui posizione è stata però stralciata e una di queste non è stata identificata. Ieri Zamurd Ehsan, 33enne pakistano di Brescello, è stato assolto da tutte le accuse per non avere commesso il fatto. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a un anno e 10 mesi di reclusione. I fatti contestati sono avvenuti in epoca anteriore al 30 novembre 2020; parte dei reati sarebbero stati commessi sul Web da luoghi imprecisati, mentre altri sarebbero stati commessi tramite connessioni che hanno portato al Viadanese, dando di fatto la competenza territoriale al tribunale di Mantova. Secondo l’accusa il 33enne insieme ad altri complici era riuscito a carpire le password delle e-mail di un paio di aziende delle province di Alessandria e Catanzaro intercettando così dei pagamenti per circa 14mila euro. Un classico caso di phishing, accusa dalla quale il 33enne pakistano è stato assolto con formula piena.