Ricostruzione ex municipio: a breve il getto delle fondazioni

SAN GIOVANNI DEL DOSSO  Stanno entrando nel vivo i lavori per la ricostruzione dell’ex municipio di San Giovanni del Dosso che tornerà a essere, come era prima, sede delle associazioni del territorio nonchè location per biblioteca e ludoteca: in questi giorni, dopo la demolizione del vecchio edificio, sono iniziati i lavori di tracciatura e scavo per le fondazioni e sono state fatte anche le dovute verifiche archeologiche che hanno portato al rinvenimento di una lapide presumibilmente di epoca settecentesca.
Come noto, dal 2004 la sede del comune è in un altro ufficio municipale ma il vecchio edificio, distante peraltro poche centinaia di metri, era stato adibito a sede delle associazioni prima della chiusura a causa dei danni patiti in seguito al terremoto del 2012: come ci ha spiegato il sindaco  Angela Zibordi il Comune ha deciso di usufruire dell’opportunità di finanziamento della struttura commissariale post sisma per il recupero dei centri storici e, ha aggiunto il sindaco, «di fronte a due opportunità, ovvero una demolizione e basta e una demolizione con successiva ricostruzione abbiamo optato per quest’ultima che ci restituirà uno spazio importante per il nostro paese. Ovviamente la ricostruzione e il finanziamento sono legati al fatto che l’edificio mantenga l’utilizzo che aveva prima del terremoto». Il Comune ha ricevuto un finanziamento di 458mila euro e i lavori, oggi arrivati alla tracciatura e all’inizio degli scavi per le fondazioni, dovrebbero concludersi tra un anno: è stata anche effettuata una verifica di tipo archeologico tenendo conto che l’edificio si trova in prossimità della chiesa parrocchiale; e tale verifica ha confermato che un cunicolo che era stato individuato era ciò che restava delle preesistenti fognature (e non un collegamento sotterraneo tra chiesa parrocchiale e canonica) ma anche una lapide forse settecentesca – ironia della sorte di una famiglia “Zibordi” forse la stessa dell’attuale sindaco – per la quale è stata avanzata richiesta alla Soprintendenza affinchè sia lasciata nella disponibilità del Comune.