MANTOVA In casa Saviatesta è calma piatta. Dopo la sconfitta contro l’Aniene ai play out, con la conseguente retrocessione in A2, il Mantova deve fare quadrato per programmare il futuro. La prima cosa da risolvere è la posizione di Cristiano Rondelli, che prima del match di ritorno contro i romani aveva dato le dimissioni. La decisione era stata accolta con riserva dalla società. Che ora, a stretto giro, dovrebbe incontrare il ds per capire se ci sono ancora i margini per ripartire. Dopo tutto quello che ha fatto Rondelli a Mantova, risulta difficile vederlo accasato in altri club. Ma tutto può essere. È forte l’interessamento della Came Dosson, che ha già avanzato una buona proposta. Ma prima Rondelli vuole sentire il Mantova. La precedenza, come lui stesso ha ribadito pubblicamente nei giorni scorsi, va alla società di Bruschi. Sia Rondelli che la società arrivano da una stagione logorante e stanno sfruttando queste settimane per staccare e resettare il tutto. A mente fredda si vedrà come programmare la prossima annata.
Una cosa è certa: sportivamente parlando, sarà molto più facile affrontare un campionato di A che di A2. Anche per questo la società ha già annunciato la richiesta di ripescaggio nella massima serie. Va ricordato che, in caso di rinuncia, il Mantova sarebbe la prima ad essere ripescata. La dirigenza biancorossa su questo aspetto appare fiduciosa. L’estate potrebbe portare qualche sorpresa, ma bisognerà attendere almeno fino a fine luglio. Entro il 25 del prossimo mese, infatti, dovranno essere formalizzate le iscrizioni ai campionati. In caso di un nuovo campionato di Serie A, però, ci sarebbe subito una bella grana: il campo. Per il NeoLù non ci sarebbe più possibilità di proroga e, nel caso, dovranno essere trovate delle soluzioni.