Calcio dilettanti – Il sistema regge, incognita format

Solo una rinuncia certa (Felonica) e una fusione (Rapid-Olimpia): il Covid non cambia la geografia del pallone mantovano

guidi sandrini

MANTOVA Tanto tuonò che non piovve: giovedì 23 luglio si aprono le iscrizioni, ma la tanto temuta ecatombe di società dilettantistiche non ci sarà. Se i vertici federali si erano spinti, probabilmente per scaramanzia, a stimare una quantità di rinunce tra il 10 e il 30%, possiamo dire che, nel Mantovano, almeno a livello di prime squadre, il sistema sta reggendo piuttosto bene alla crisi del Covid. A rinunciare al campionato solo il Felonica, che comunque tornerà a disputare campionati amatoriali dopo un solo anno, mentre Rapid Junior e Olimpia Gazoldo hanno semplicemente unito le forze. Scongiurata anche la scomparsa del Castellucchio: il paese ha saputo mettersi una mano sul cuore, ereditando la gestione del glorioso team bianconero. Inoltre ci sono anche delle new entry, come la Juniors Cerlongo, che andrà a riassorbire diversi elementi, in uscita dallo Sporting, della zona goitese. Inoltre in extremis potrebbe esserci anche una compagine in rappresentanza di Bagnolo San Vito, dopo la fine dell’esperienza Real Samb.
Insomma: nessuno dice che la situazione sarà facile, nè che si ripartirà come se nulla fosse, anzi: le risorse e i budget sono stati ricalcolati verso il basso, quelli sì tagliati dal 30 al 50% in molti casi. Nulla di imprevedibile, nè di scandaloso in uno scenario di crisi economica. Ma a vincere è stata la passione di dirigenti e calciatori, che hanno una voglia matta di tirare quattro calci a quel pallone, e di riprendere una normalità che fa parte della vita di tutti. Sicuramente, quello che ci aspetta nel prossimo futuro è un calcio più a chilometri zero e meno mosso dalla potenza economica. La vera incognita è sui format: se è vero che attualmente le aventi diritto all’Eccellenza sono più delle 48 prestabilite (si vocifera siano 50 nel caso in cui non vengano ripescate Ciliverghe e Inveruno). Ecco, dover disputare gironi a 18 in Eccellenza sarebbe un azzardo poco comprensibile nel prossimo torneo, che dovrà essere invece snello e “modulabile”. Ma è meglio pensarci ai primi di agosto, con i numeri alla mano.