Calcio serie C – Marone: ”Mantova è il mio futuro. C’è tanta passione, come al Sud”

MANTOVA Positivo al Covid, il portiere del Mantova Francesco Marone è in isolamento da 8 giorni in attesa che l’ennesimo tampone possa risultare negativo e tornare finalmente a lavorare sul campo insieme ai compagni di squadra.
Ma intanto si lavora anche da casa, vero?
«Esattamente. Per chi è costretto a restare a casa c’è una tabella di marcia giornaliera da seguire e siamo tutti in stretto contatto con lo staff tecnico. Non ci annoiamo».
Momento delicato per il calcio in generale. Tanta confusione nella massima serie, mentre la Lega Pro ha deciso di fermarsi. Decisione giusta?
«Penso sia la decisione più giusta che potessero prendere, con la speranza che i casi possano diminuire di giorni in giorno. Sicuramente ci sarà da fare un tour de force importante per recuperare le partite, ma ci faremo trovare pronti».
Si parla di obbligo vaccinale anche in campo sportivo per i professionisti: favorevole?
«Assolutamente sì».
Come stai vivendo questa clausura obbligata?
«Non sono l’unico, sono in casa con altri compagni e questo ci rafforza ancora di più. E’ un modo per conoscersi meglio. Mettiamola così».
Questa lunga pausa però forse danneggia il Mantova. I 4 punti conquistati nelle ultime due partite avevano riportato il sorriso dopo tanti bocconi amari…
«E’ uno stop che ci penalizza perché non possiamo allenarci insieme, ma appena potremo tornare tutti quanti a lavorare in gruppo, ci concentreremo sui prossimi impegni per riprendere dalla vittoria contro il Legnago prima della sosta».
La cura Galderisi ha funzionato da subito…
«E’ vero. Non faccio paragoni con Lauro, ma sicuramente Galderisi ha fatto scattare la scintilla giusta che ha riportato il Mantova a ottenere i tre punti».
Prima del suo arrivo cosa non funzionava nel Mantova?
«Siamo stati troppo altalenanti. Ci mancava quel pizzico di cattiveria in più sotto porta, che poteva fare la differenza in tante gare. Ora si vede qualcosa di diverso».
E’ stato però Lauro a lanciarti nella mischia a Fiorenzuola. E da lì è iniziata la tua avventura al Mantova…
«Lo ringrazierò sempre. E’ lui che mi ha fatto esordire nel calcio professionistico».
Sei entrato nel cuore dei tifosi ormai…
«Mi fa piacere. Ho notato anch’io questo affetto e sono felicissimo. I tifosi non ci guadagnano nulla, ma ci sono sempre stati. Il Mantova è loro».
Quali gli obiettivi da raggiungere qui a Mantova?
«Intanto spero che la squadra si possa salvare. Io qui sto bene e spero di rimanerci per tanto tempo. Non c’è il mare… ma come al Sud c’è tanta passione e voglia di fare bene».

Tommaso Bellini