MANTOVA “A decorrere da oggi, sabato 19 settembre 2020, in Lombardia è consentita la presenza del pubblico durante gli eventi e le competizioni sportive”. Comincia così l’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Attilio Fontana. Dunque, stadi e impianti sportivi riaprono le porte, sia pur ad un numero limitato di persone. Che è poi quello che auspicavano non solo i tifosi, ma anche (e soprattutto) le società, già duramente provate sul piano economico dal lungo lockdown. Come la Lombardia, si erano mosse il Veneto e l’Emilia Romagna. In serata si è accodato il ministro Vincenzo Spadafora, che ha annunciato la riapertura degli stadi su tutto il territorio nazionale per la Serie A, riservandosi di “valutare una soluzione equa anche per la Serie B, C e Lega Pro” (C e Lega Pro sarebbero la stessa cosa ma è un dettaglio, ndr). Vediamo cosa prevede l’ordinanza, che è valida fino al 15 ottobre.
La presenza di pubblico è consentita previa prenotazione e assegnazione preventiva e nominale del posto a sedere numerato. Il numero massimo è di 1.000 spettatori negli impianti all’aperto e 700 spettatori in quelli al chiuso. Sia al personale che al pubblico dovrà essere rilevata la temperatura corporea; vietato l’accesso se il termometro segnala più di 37,5 gradi. Il personale preposto dovrà vigilare sull’uso della mascherina (obbligatorio) e garantire il distanziamento.
È preferibile che l’acquisto dei biglietti venga effettuato on line. Ma è possibile anche il servizio di biglietteria in loco, a patto che le postazioni siano dotate di barriere fisiche, sia fatto osservare il distanziamento interpersonale in coda e siano favorite modalità di pagamento elettroniche. Non è consentita l’attività di bar, punti ristoro e distributori automatici di alimenti e bevande.
Insomma, regole precise e vincolanti, il rispetto delle quali passa anche attraverso il senso civico di ognuno. La palla passa ora alle società, ovviamente libere di usufruire o meno di questa opportunità. Nelle pagine seguenti troverete già le prime risposte dei club coinvolti nelle partite di oggi e dei prossimi giorni: qualcuno ha risposto favorevolmente, altri hanno preso tempo.
E il Mantova Calcio? Il club di viale Te rientra nella seconda schiera, ovvero di chi sta valutando come muoversi. Va detto che il Mantova dispone di più tempo, visto che la prima partita casalinga è in programma domenica 4 ottobre alle 17.30 contro il Carpi. L’intenzione sarebbe quella di approfittare dell’opportunità, aprendo le porte del Martelli ai 1.000 spettatori consentiti. Il numero, in realtà, non è preciso perchè in esso vanno inclusi i vari ospiti in tribuna (dirigenti e sponsor). Una volta stabilito il numero effettivo di posti disponibili, quali criteri verranno utilizzati per selezionare gli ingressi? In assenza di comunicazioni ufficiali, ci rifacciamo alle dichiarazioni dei massimi dirigenti biancorossi dei mesi scorsi, orientate a privilegiare gli abbonati dello scorso anno (che, oltretutto, non hanno potuto godere dell’intero pacchetto acquistato). A loro verrà probabilmente data la precedenza, in modalità da definire.