Tamponi nelle Rsa: positivo un terzo degli ospiti e 243 operatori

MANTOVA Nella tarda mattinata di ieri si è tenuto un incontro presieduto in videoconferenza dal prefetto di Mantova Carolina Bellantoni, relativo alla situazione delle Rsa nell’attuale contesto di emergenza Covid-19. L’incontro ha fatto seguito a quello tenutosi su richiesta delle organizzazioni sindacali lo scorso 7 aprile e, come convenuto in quell’occasione, la partecipazione è stata allargata ai rappresentanti di Apromea (Portioli), Uneba (Robazzi) e Aiop (Nicchio), quali associazioni rappresentative dei gestori delle strutture. Erano presenti, inoltre, Ats (Mannino, Maffezzoni, Cirincione), Asst (Stradoni) ed i rappresentanti sindacali di Cgil (Negrini), Cisl (Perboni) e Uil (Soncini).
Le Parti sindacali hanno rinnovato l’esigenza di conoscere i dati sulle positività riscontrate tra ospiti ed operatori delle Rsa e sull’allestimento di posti per pazienti Covid all’interno delle Residenze stesse, nonché sulle dotazioni di Dpi (Dispositivi di protezione) e l’accompagnamento organizzativo fornito da parte delle Strutture sanitarie pubbliche.
L’Ats ha sottolineato come con la collaborazione dei gestori sia stato siglato un protocollo operativo che costituisce una novità per la Lombardia e che contempla sia gli aspetti formativi degli operatori delle Rsa sia l’accompagnamento nella realizzazione della più opportuna gestione organizzativa oltre che nella applicazione di protocolli sanitari condivisi anche con l’Asst.
Per quanto riguarda l’individuazione di posti per pazienti Covid nelle Rsa è stato precisato che attraverso bandi pubblici è stata acquisita la disponibilità di alcune decine di posti in alcune strutture, per le quali non è stata ancora reperita la gestione e sono ancora in corso valutazioni di idoneità. Si tratta, comunque , è stato spiegato, di posti per pazienti già idonei a tornare al proprio domicilio. In ogni caso verrebbero assicurate tutte le cautele di isolamento per evitare rischi di contagio.
Quanto ai tamponi, è stata lasciata autonomia decisionale alle strutture, ma, di fatto, praticamente tutti gli ospiti e gli operatori sono stati o saranno a breve sottoposti al test. L’attività di tamponatura è avvenuta con la collaborazione dell’Asst.
Questi i dati sulla tamponatura effettuata, aggiornati a due giorni fa: Ospiti – Mantova 2239 tamponi effettuati, di questi positivi 746.
Operatori – Mantova 2146 (243 positivi).
L’attività prosegue con circa 300 tamponi al giorno equamente ripartiti tra ospiti ed operatori.
Quanto al test sierologico, anch’esso verrà comunque presto utilizzato nelle Rsa. In caso di risultanze positive occorrerà fare il tampone e nei casi dubbi sarà obbligatorio l’isolamento fiduciario.
Per i Dpi, ad oggi sono state consegnate 25000 mascherine ffp1, 7180 ffp2, 21300 chirurgiche, 4710 camici, 5000 visiere, oltre a materiale disinfettante di varia natura.
Per quanto riguarda i dati sulla situazione nelle Rsa, questi sono in fase di elaborazione da parte di Ats che opera a tal fine sulla base di parametri indicati da Regione Lombardia e tramite l’Osservatorio epidemiologico.
I rappresentanti delle associazioni dei gestori hanno rappresentato che la situazione è molto migliorata rispetto all’inizio. I Dpi sono molto più disponibili e l’azione di tamponatura è costante.
Sono soddisfatti, in particolare, per il protocollo che è segno del grande impegno di gestori e strutture sanitarie pubbliche.
Su ulteriore richiesta sindacale l’Ats ha fornito anche risposte sulle Usca previste dalle disposizioni regionali. In provincia ne sono state costituite quattro: Mantova, Viadana-Casalmaggiore, Alto Mantovano e Basso Mantovano, con 21 medici che vanno a domicilio dei soggetti monitorati.
I medici delle Usca, ovviamente, come quelli di base, hanno il kit di protezione da utilzzare in caso di accessi al domicilio dei pazienti.
I Sindacati hanno espresso soddisfazione per le notizie ed i dati offerti, anche se hanno osservato che restano ancora delle risposte da dare e che la situazione deve essere monitorata.
Hanno così rinnovato l’esigenza di incontri periodici, per continuare e rendere costante il confronto avviato con i due incontri svolti con la mediazione del Prefetto.
Sia Ats che Asst hanno espresso disponibilità in tal senso, così come i rappresentanti dei gestori delle Rsa.
Il prefetto ha concluso osservando che da qui in avanti il tavolo potrà proseguire tra le parti direttamente interessate, vertendo su aspetti principalmente tecnici, mentre resta confermata la sua disponibilità a presiedere ulteriori incontri con gli stessi attori su particolari tematiche. Il prefetto si farà inoltre portatore dei contenuti della riunione anche verso i sindaci, tramite la Provincia di Mantova

L’incontro è terminato con l’auspicio di tutti che nel prossimo futuro le RSA possano riprendere il proprio ruolo sociale, di cui c’è forte richiesta sul territorio.