Bivacchi di migranti in centro a Mantova: l’attacco di Lega e Fd’I

MANTOVA – L’opposizione in consiglio comunale non ha certo perso l’occasione per attaccare il sindaco e l’amministrazione comunale per la vicenda dei bivacchi dei richiedenti asilo in pieno centro storico. “Vergogna”, tuona Tommaso Tonelli, consigliere comunale leghista. “I bivacchi di migranti in piazza Castello e i panni stesi sulle siepi di piazza Lega Lombarda, emersi in questi giorni, dimostrano l’assoluta incapacità di questa amministrazione ad affrontare qualsiasi problema emerga. Se si decide di accogliere questi ragazzi nella città, a quanto sembra in attesa di un permesso, non è accettabile lasciarli dormire a terra e non dare loro la possibilità di utilizzare un bagno, costringendoli così a lavarsi nelle fontane e svolgere i propri bisogni chissà dove. Una giunta un minimo capace o prende atto della propria impossibilità e incapacità di garantire un minimo di accoglienza e li indirizza in un altro Comune più accogliente o semplicemente meglio amministrato”. Invece, conclude, “i campioni di accoglienza sempre pronti a sbandierare vanamente i diritti delle minoranze, preferiscono trattarli in modo disumano: farli dormire a terra, senza nemmeno l’uso di servizi igienici”. “Su quelle persone, perché prima di tutto si tratta di persone – interviene il consigliere di Fratelli d’Italia Luca de Marchi -, lasciate al bivacco in Castello, non si può non sottolineare di chi è di sicuro il merito negativo di tale vicenda: del governo e di una politica scellerata su sbarchi e migranti. A quali condizioni dobbiamo continuare ad accettare l’approdo di clandestini e immigrati se non è possibile passeggiare in tranquillità neppure di giorno, nei parchi di Mantova, perché sono ridotti a bivacchi a cielo aperto di persone di dubbia provenienza e le forze di polizia sono obbligate a impegnare personale e risorse nei controlli anziché occuparsi di chi delinque? Chi pensa al rispetto dei cittadini di questa città? Per contrastare il fenomeno dei bivacchi chiederemo un intervento più forte della Prefettura”.