C’è un super-perito mantovano nel pool difensivo di Olindo e Rosa

MANTOVA È uno dei casi più seguiti e controversi dell’Italia di oggi, ma ciò che suscita ulteriore attenzione verso la riapertura del caso sulla strage di Erba è che a portare un elemento decisivo per la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi (condannati all’ergastolo in via definitiva, ma per i quali è in corso in Corte d’appello a Brescia l’istanza di un nuovo processo) sia un mantovano. È il super-esperto Paolo Rabitti, ingegnere portabandiera dell’ecologismo, al quale i legali di Olindo e Rosa hanno affidato una perizia che potrebbe rivelarsi decisiva per sollevare i due condannati da ogni accusa.
In che cosa consiste la perizia di Rabitti? Il suo non èè un giudizio di merito, ma solo e squisitamente tecnico: il giorno della strage nella casa delle vittime si ebbe un consumo di energia elettrica sopra i consueti regimi; ciò a dire che nella casa di Raffaella Castagna l’11 dicembre 2006, poco dopo che Raffaella uscì alle 13,05 per andare al lavoro a Magreglio, qualcuno entrò nel suo appartamento: lo dimostra lo studio dei tabulati Enel studiati da Rabitti. Da quell’analisi dei consumi elettrici di tutti gli elettrodomestici si certificano picchi fino a poco prima che il contatore della corrente fosse staccato alle 17,40 dagli assassini. Per i giudici fu in questo modo che Olindo e Rosa, che non potevano avere le chiavi di casa di Raffaella, sorpresero le vittime alle 20, colpendole quando avevano riaperto la porta per riattivare il contatore. La consulenza di Rabitti dimostrerebbe invece che gli assassini erano già in casa fin dal primo pomeriggio, ma non potevano essere Olindo e Rosa, che dell’appartamento non avevano le chiavi e che dalle 16 alle 17,30 non si trovavano nella corte di via Diaz: Olindo a quell’ora era andato a recuperare Rosa sul posto di lavoro. Secondo Rabitti, inoltre, anche in altri pomeriggi qualcuno si introdusse nell’appartamento di Raffaella consumando corrente e usando quelle chiavi che Olindo e Rosa non avevano, e di cui nessuno sa dare spiegazioni.