MANTOVA – La Domenica delle Palme è iniziata sul sagrato di Sant’Andrea con la benedizione degli ulivi: grandi cesti colmi di rami, simbolo di pace e rinnovamento, accolti dai fedeli che gremivano la basilica. La celebrazione, presieduta dal vescovo Marco Busca, è proseguita con l’Eucaristia, seguita da un intenso momento di raccoglimento nella cripta del Preziosissimo Sangue, chiudendosi con il ritiro dell’ulivo benedetto presso la Cappella di San Silvestro. Nell’omelia, il vescovo ha parlato al cuore dei presenti: «Celebrare la Pasqua vuol dire portare a compimento il cuore, assolutamente nella morte e risurrezione di Cristo». E ha chiesto: «Cosa desiderate per questa Pasqua? Forse potremmo dire: Signore, vorrei che la mia fede diventasse più bella e più profonda». Richiamando l’atto collettivo durante la celebrazione eucaristica di chinare il capo al momento della morte di Gesù nel Vangelo, ha sottolineato: «È una confessione di fede con il corpo. Riconosco la Sua Signoria, il Suo Primato». Tre le vie indicate per vivere davvero la fede: «Seguire Gesù, imitarlo e partecipare alla sua Pasqua». E ancora: «Il rinnovamento della Chiesa dipenderà da uomini e donne per i quali la fede non è una circostanza, ma un incontro che cambia la vita». Una curiosità: nei prossimi giorni, nei locali di Casa Andreasi, si protrae la distribuzione dell’ulivo benedetto.