Dopo la morte dell’anziano, c’è un altro contagio da West Nile

MANTOVA La morte dell’85enne pensionato di Acquanegra, come riportato ieri dalla Voce, fa suonare un campanello d’allarme anche se è davvero presto innescare inutili preoccupazioni. Tuttavia la situazione legata al West Nile Virus anziché rientrare continua ad incrementarsi se pur in modo molto lento.
Un altro paziente, sempre all’ospedale di Asola ha manifestato sintomi riconducibili al virus, mentre resta sotto osservazione l’uomo di Campitello dimesso martedì dal Poma. Gli altri due contagiati sono stati individuati per effetto di donazioni e sono anche loro strettamente monitorati.
Una rapida diffusione, dunque, del famigerato virus della Febbre del Nilo, che si può contrarre attraverso la puntura della zanzara. Per questo, da parte delle autorità sanitarie vige la massima attenzione, come spiega il dottor Luigi Vezzosi, dirigente medico dell’Uos Prevenzione Malattie Infettive dell’Ats ValPadana: “Da parte nostra c’è grande attenzione: non vogliamo spaventare le persone ma renderle informate su come evolve la situazione” evidenzia”.

E’ infatti importante restare in allerta, soprattutto a fronte di una proliferazione di zanzare sempre più elevata: “Secondo l’Istituto Zooprofilattico delle Regioni Emilia Romagna e Lombardia sembra vi sia stato un aumento della diffusione di questo insetto” spiega Vezzosi. “Per questo richiamiamo la popolazione a prestare particolare attenzione, in quanto non esiste nè una forma preventiva nè una terapia per far fronte a questa patologia”.