Riprende fiato il turismo in città ma resta sotto ai dati pre-Covid

MANTOVA La pandemia sembrerebbe dietro le spalle, e sono più che incoraggianti i numeri delle presenze e degli arrivi in città rispetto all’anno terribile 2020. Pur con i dati parziali di settembre illustrati dal sindaco Mattia Palazzi e dall’assessore al turismo Giovanni Buvoli in commissione cultura, il termomentro delle percentuali segna un +83% di arrivi sul 2020, e un + 73% di presenze. Ma si guarda all’anno pre-covid 2019, ad oggi nel 2022 non siamo ancora agli stessi livelli: -31% gli arrivi e -32% le presenze.
Peraltro, emerge che il 40,8% dei turisti che si reca nella nostra provincia visita il solo capoluogo. I primi visitatori sono lombardi (29%), seguono quelli di Lazio (14%) e Piemonte (10%). Fra gli stranieri Ue, il 31,8% è tedesco; Sono aumentati però i turisti Usa (3,25%).
Calano le entrate da imposta di soggiorno, che da 264.000 euro del 2021 quest’anno hanno reso 259.000. Significativi gli arrivi nel capoluogo: 132 mila nel 2019, 49mila nel 2020, e 91mila nel 2021. Ne vanno a ruota le presenze: 236mila nel 2019), 92mila nel 2020, 161mila nel 2021.
Eloquenti pure i biglietti staccati a Palazzo Te: 722mila euro incassati nel 2022 denotano un +41% rispetto al 2020. Buona la resa anche della mostra di Depero che con 5.700 visitatori ad oggi lascia presumere consuntivi molto positivi. La mostra di Giulio Romano invece chiuderà con oltre 200mila visitatori. Il solo Palazzo Te ad oggi vanta 181mila ingressi (+61% sul 2021).