MANTOVA – “I dati pubblicati dall’Osservatorio Provinciale del Turismo sono drammatici e restituiscono bene il quadro di ciò che l’emergenza Covid-19 ha causato al turismo: -60% di presenze e arrivi, che si traducono per le imprese alberghiere in un crollo del fatturato del 70% – dichiara Gianluca Bianchi, presidente di Federalberghi-Confcommercio – questo perché quando la domanda cala drasticamente, come è successo in questi 15 mesi, per una logica di mercato anche i prezzi di vendita, quindi gli introiti, diminuiscono. Il pluralismo nel settore ricettivo con la presenza di numerose tipologie di strutture è una ricchezza, perché contribuisce a comporre un’offerta variegata in grado di rispondere alle diverse esigenze della clientela. Dall’indagine emerge però l’alto valore del comparto alberghiero: un posto letto su 3 si trova in hotel e 6 italiani su 10 (5 se parliamo di stranieri) scelgono di soggiornare in albergo durante la propria vacanza nel nostro territorio, a dimostrazione che il pernottamento in hotel è molto apprezzato e associato ad una situazione di benessere. Anche una recente ricerca commissionata da Federalberghi conferma la netta preferenza verso il soggiorno in hotel, apprezzato per i servizi di qualità e sicurezza. Un’anomalia da segnalare: quasi la metà dell’offerta ricettiva mantovana è composta da alloggi privati non imprenditoriali, che accoglie solo il 9,36%, dei turisti. Il nostro settore è avviato verso la piena ripartenza, che per il territorio crediamo si compirà a settembre: nel frattempo siamo impegnati a migliorare le strutture elevandone la qualità”.