Arrivano ruspe e cantiere, addio allo storico campetto di Ostiglia. Al suo posto la palestra del Greggiati

OSTIGLIA – Fine. Con la giornata di ieri è stato messo il punto definitivo all’esistenza della storica area pubblica per giocare a basket del Campo dei Pioppi di via Trabucchi. Con l’arrivo delle ruspe e l’avvio del cantiere, nel giro di alcune ore il campo da basket è stato completamente smantellato e ora rimane solamente un mucchio di macerie che in un secondo momento verranno smaltite. Al posto del campo da basket, come noto, da parte della Provincia di Mantova verrà realizzata una nuova struttura scolastica per l’istituto Greggiati: una palestra e nuove aree per la scuola superiore.
Nel giro di una manciata di ore è quindi stata scritta la parola fine ad un’area sportiva pubblica nata circa mezzo secolo fa e che anche al giorno d’oggi vedeva ogni anno centinaia di appassionati di basket e di sport radunarsi quotidianamente, soprattutto nel periodo estivo.
Il campo da basket infatti – non tanto in inverno quanto piuttosto in primavera, estate ed autunno – veniva usato da semplici appassionati come anche dalle squadre di basket di Ostiglia all’inizio delle stagioni agonistiche per i primi allenamenti estivi. E solamente una manciata di anni fa era stato completamente rinnovato e rimesso a nuovo.
Migliaia di partite, partitelle, allenamenti disputati nel corso dei decenni che ora rimangono solamente un ricordo; centinaia e centinaia di sportivi che hanno frequentato l’area dalla giovinezza fino alla vecchiaia che ora, in un sol colpo, vedono cancellato un campo che è stato teatro di tante “battaglie” estive con la palla a spicchi tra le mani e in generale un luogo di aggregazione.
Le polemiche in paese non mancano. Oltre due anni fa, quando il progetto era venuto alla luce, era nato anche un comitato per la salvaguardia del Campo dei Pioppi e ne era scaturita una petizione che in poche settimane aveva raccolto oltre 600 firme.
E anche ora il comitato ha voluto far sentire la propria voce in un lungo post pubblicato su Facebook: “Con il campetto se ne va una parte di tutti noi che l’abbiamo vissuto, ma se ne va anche una parte bella di Ostiglia, una delle poche rimaste. Domani arriverà la rabbia per quelle aule prima definite prioritarie poi d’un tratto non più necessarie (e allora perché non ridistribuire meglio gli spazi magari salvando il campetto?), rabbia per quei 40mila euro pubblici ora ridotti ad un cumulo di macerie, rabbia per un’amministrazione immobile e non trasparente. Poi avremo una fantastica palestrina (l’ennesima), piccola cattedrale di cemento in mezzo ad un prato e pure scollegata fisicamente dalla scuola. Bene per la scuola, sempre prioritaria. Male per gli ostigliesi. Siamo proprio sicuri che il tutto non potesse essere progettato meglio o che non esistessero altre soluzioni? Ci aspettiamo ora che siano le istruzioni a presentare i progetti: avrebbero dovuto farlo anche prima, per trasparenza e rispeto nei confronti dei cittadini ostigliesi che tanto hanno a cuore quel luogo”.