Battibecco a distanza tra Forattini (Pd) e Ats sulla faccenda dei tamponi

VIADANA «A Viadana code, tamponi finiti e mancata comunicazione degli esiti. Necessaria una migliore organizzazione dell’Ats», così la consigliera regionale Antonella Forattini. «Ieri (giovedì per chi legge, ndr), alle 18.30, mezz’ora prima della chiusura, erano finiti i tamponi. Per molti cittadini sono state inutili le ore passate in coda sotto il sole. Il sindaco è stato avvisato alle 23 che oggi (ieri. ndr) avrebbero ripreso l’attività. Un pasticcio dell’Ats Val Padana che, visto l’alto prevedibile numero di richieste di tamponi, avrebbe dovuto organizzarsi meglio». Critiche, quelle mosse da Forattini, a cui si aggiungono quelle relative all’esito del tampone: «l’Ats – prosegue, infatti – aveva assicurato che i cittadini positivi al tampone sarebbero stati informati con una telefonata ma a nessuno è stato chiesto il numero. In queste condizioni sarà difficile arrivare ad una percentuale di tamponi significativa. E sarà soprattutto difficile avere dati certi. Come dimostra il fatto che al macello Ghinzelli – evidenzia -, al secondo giro di tamponi, hanno trovato 10 nuovi positivi». Un disservio che per il consigliere del Pd non è tollerabile in quanto «istituzioni e cittadini dovrebbero potersi organizzare nel migliore dei modi, già la situazione è difficile, operare con approssimazione e creare disagi non aiuta».

Non si è fatta attendere la risposta da parre di Ast: ”

Le affermazioni rilasciate dal Consigliere regionale Antonella Forattini gettano ombre infondate su un intervento di sanità pubblica sul territorio, realizzato dall’ATS della Val Padana al fine di contrastare la diffusione del Covid-19. Infatti, in sinergia con le istituzioni locali e grazie alla disponibilità dei Sindaci di Viadana e Casalmaggiore, l’ATS della Val Padana ha esteso all’ambito comunitario un’azione di prevenzione attiva per il contenimento del contagio, avviata nei salumifici e nei macelli del territorio.

Nello specifico, ATS ha avviato una campagna di screening di popolazione con tampone nasofaringeo, volta ad intercettare, il più tempestivamente possibile, eventuali nuovi casi tra coloro che vivono in aree nelle quali, nelle ultime settimane, si è registrata una maggiore concentrazione di positività; tali zone sono state individuate sulla base delle informazioni ricavate dalle inchieste epidemiologiche e della georeferenziazione dei casi, condotta in collaborazione con gli uffici regionali.

Quanto riportato in merito alla presunta indisponibilità dei tamponi ed alla conseguente chiusura anticipata nel Comune di Viadana, semplicemente non corrisponde alla realtà dei fatti. Sono stati infatti consegnati alla tenda di Viadana, per la giornata di giovedì 9 luglio – cui il comunicato è riferito – 2.000 tamponi, come confermato direttamente dal personale medico presente. Inoltre, l’attività svolta dalle nostre Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) nella stessa giornata ha visto impegnati da ATS 4 medici e 1 assistente sanitario, supportati da personale amministrativo (con il prezioso contributo dei volontari della Protezione Civile) e si è conclusa, come da programma, alle ore 19:00; il giorno precedente – mercoledì 8 luglio – si è addirittura protratta ben oltre l’orario stabilito, sino alle ore 20.

Per quanto riguarda poi la presunta impossibilità di rintracciare le persone alle quali non è stato chiesto un recapito telefonico, si precisa che ATS dispone di elenchi che consentono di rintracciare e contattare la persona eventualmente positiva, allertando contestualmente anche il Medico di Medicina Generale. Considerato quindi l’afflusso di persone e il fatto che le informazioni necessarie fossero comunque già nelle disponibilità di ATS, alcuni operatori hanno deciso di velocizzare lo svolgimento dell’attività di prelievo del tampone.

In merito alle critiche sulla calendarizzazione “tardiva” di una sessione aggiuntiva di screening nel Comune di Viadana in data odierna (venerdì 10 luglio), si sottolinea che, considerate l’alta adesione (750 tamponi già eseguiti) e l’aspettativa della popolazione, questa è stata decisa da ATS su richiesta del Sindaco, nonostante non fosse stata originariamente prevista. Dal momento che gli operatori di ATS erano già assegnati ad interventi programmati in altri contesti, nel giro di poche ore è stata verificata la disponibilità dell’ASST di Mantova a supportare l’attività e sono stati attivati i medici USCA per offrire questa ulteriore opportunità ai cittadini viadanesi.

Risulta infine incomprensibile, come riportato da una nota agenzia di stampa, l’associazione dei deficit organizzativi dello screening di popolazione (smentiti dai fatti) con l’incessante attività di monitoraggio ed inchiesta epidemiologica in corso, relativa ai focolai già individuati.

Lungi da qualunque intento polemico, quanto sopra dettagliato intende esclusivamente riportare su un terreno di verità specifici addebiti di disorganizzazione all’operato di ATS in questa circostanza. Siamo consapevoli che, soprattutto in interventi complessi come quelli realizzati a Viadana e Casalmaggiore – ad accesso diretto e aperti ad un’ampia fascia di popolazione – spazi di miglioramento in termini di efficienza operativa e confort sono sempre possibili e da perseguire; vogliamo tuttavia assicurare la collettività che ATS sta mettendo in campo ogni risorsa possibile per agire con la massima efficacia nel contrasto al Covid-19 e che, in questo contesto, il lavoro di sorveglianza sanitaria svolto da tanti operatori con grande dedizione ci riempie d’orgoglio.