Moglia – Cinque interventi per cambiare il volto al paese

Come sarà il museo del terremoto
Come sarà il museo del terremoto

MOGLIA Le visite serali al municipio, durante la tre giorni di “Piacere, Fiera di Moglia”, hanno dato la possibilità non solo di osservare l’edificio dall’interno dopo la ristrutturazione post sisma, ma anche di vedere gli interventi dei piani organici di recupero che porteranno il paese ad un vero e proprio cambio di look. Prima fra tutti, la ristrutturazione e riconversione dell’ex magazzino idraulico di in “Ostello Foresteria Lombarda” con un’attività di ristorazione e la custodia delle biciclette turistiche.
Gli altri interventi sono il recupero e la ristrutturazione dell’immobile tra via XX Settembre e via Ardigò che diventerà il Museo del Terremoto, la realizzazione di una co-housing per alloggi protetti per anziani e giovani coppie in via Garibaldi, via nella quale sorgeranno anche tre parcheggi con dotazione di ricarica per le auto elettriche, autentica novità per Moglia.
Infine, è stato esposto anche il progetto di recupero e ristrutturazione degli immobili tra via Verdi e via Manzoni; un intervento commentato così dall’assessore all’urbanistica Costante Sala: «Si tratta di edifici a forte valenza storica. Tutta l’area è strategica, sia per la sua centralità che per la vicinanza con il polo scolastico. Infatti, oltre all’edificio su via Verdi nel quale saranno realizzati cinque alloggi a canone calmierato, si è inglobato nell’intervento anche l’ex magazzino da destinare a nuova biblioteca ed a laboratori, aule studio e aule speciali per le scuole. Il resto della zona – aggiunge l’assessore – sarà trasformata in un’area verde dotata di percorsi e spazi pubblici, piste ciclo pedonali che si collegheranno direttamente con la vicina scuola e offriranno anche la possibilità di parcheggi. In questo modo otterremo un comparto polifunzionale per un miglioramento dei servizi esistenti, sia scolastici che dedicati al tempo libero e cultura». Cinque interventi per cambiare il volto al paese, e per suggellare una ripartenza post sisma sempre più convinta.