Afa con le ore contate: da martedì si cambia, attenzione però ai temporali

Il meteo

MANTOVA Attenzione ai temporali. La diffusa instabilità di ieri sera e della scorsa notte è la spia di un cambiamento circolatorio che da domani vedrà entrare in gioco correnti molto più fresche di origine settentrionale a scapito di quelle africane. E sarà così per almeno una settimana se non ti più.
Il cambiamento verso condizioni climatiche più fresche sarà tuttavia un po’ più lento del previsto. Non sarà facile, del resto, spazzare via la pesante cappa caldo-umida che stazione sul buona parte del Mediterraneo da almeno un mese.
Ci proverà un primo fronte di aria fresca che nella prossima serata tenterà un blitz temporalesco organizzato. L’energia in gioco è molta: da una parte il suolo della Valpadana è surriscaldato (anche oggi il termometro salirà a 32/33°) e dall’altra l’aria fredda affluirà in misura massiccia. Considerando il caldo-umido opprimente che le correnti più fresche da nord si troveranno davanti, dal pomeriggio potrebbero svilupparsi fenomeni violenti. Più tardi arriveranno i temporali, minori saranno le conseguenze in termini di grandine e colpi di vento.
Domani farà un po’ meno caldo ma non è da escludere che nel pomeriggio il termometro possa toccare ancora i 30 gradi. Pur tuttavia, un secondo e più incisivo peggioramento porterà nuovi temporali in serata e nella notte su mercoledì con precipitazioni più abbondanti. A seguire avremo un calo termico più sensibile, tanto che fino a sabato la temperatura massima non supererà i 28 gradi e i 26° venerdì.
Confidare nel fresco prolungato a luglio in Valpadana è però spesso vano. Siamo infatti nel mese statisticamente più caldo dell’anno. In più, come noto negli ultimi anni anche questo mese ha dimostrato una preoccupante tendenza al riscaldamento: basti pensare che ben quattro dei cinque mesi di luglio più caldi dal dopoguerra ad oggi appartengono agli ultimi dieci anni.
Al netto delle conseguenze, di pioggia il mantovano ha molto bisogno: nella zona nord della provincia non piove da 40 giorni. Non siamo però in una situazione di siccità come accadeva invece due anni fa in questo periodo. Nonostante il giugno più arido degli ultimi cent’anni, dall’inizio dell’anno la quantità di pioggia caduta è in difetto solo del 15%. Due anni fa a metà luglio nella Bassa mancava all’appello quasi il 50%. Dal 1950, solo nel 2003 e nel 2012 era piovuto di meno da gennaio ad oggi.
L’aridità estiva che negli ultimi anni si è manifestata con una certa insistenza è da addebitare soprattutto alla persistenza dell’alta pressione africana, molto più aggressiva rispetto ai decenni precedenti.
Alessandro Azzoni