Mantova non è Bibbiano, l’assist di Baschieri

Il consigliere: Caprini confermi l’estraneità del Consorzio Solidarietà con “Hansel e Gretel”

MANTOVA  «Mantova non è Bibbiano e non c’entra nulla con lo scandaloso sistema degli affidi facili dei minori avvenuto nella reggiana Val d’Enza». A ritornare sulla vicenda balzata alla ribalta delle cronache nazionali è il consigliere comunale di Forza Italia Pierluigi Baschieri, che attraverso un’interrogazione offre l’assist per confermare una volta per tutte l’estraneità del Consorzio Solidarietà Sociale con il Centro Studi “Hansel e Gretel” finita nell’occhio del ciclone dell’inchiesta giudiziaria che ad oggi ha visto coinvolte ventisette persone tra cui politici, medici, assistenti sociali e liberi professionisti che a vario titolo avevano messo in piedi un business illegale sull’affidamento di minori, tolti alle rispettive famiglie per poi mantenerli in affido e sottoporli a un circuito di cure private a pagamento della stessa onlus piemontese. «Un caso giudiziario arrivato fino ai banchi della politica romana – commenta Baschieri – tanto che è stata recentemente istituita una Commissione d’inchiesta parlamentare per fare chiarezza sull’accaduto e sul sistema degli affidamenti dei minorenni. Adesso basta con le strumentalizzazioni politiche, serve chiarezza e bisogna sgomberare il campo da ogni sorta di dubbio su un presunto rapporto tra le istituzioni mantovane e questo fantomatico Centro Studi Hansel e Gretel, già finito sotto la lente d’ingrandimento delle procure per l’inchiesta “Veleno”. Una triste vicenda risalente alla fine degli anni novanta e riguardante sedici bambini allontanati ingiustamente dalle proprie famiglie tra Massa Finalese e Mirandola. Impossibile girare la testa dall’altra parte di fronte a vicende di questa portata, ma strumentalizzare tutto quello che si trova nel canestro della politica è un errore in cui non cadere. Forza Italia è siamo abituata a chiarire le questioni politiche nelle sedi istituzionali e mettere all’angolo iniziative che fuoriescono dal perimetro della legge. È compito dell’assessore al Welfare del Comune di Mantova, nonché presidente del Consorzio Solidarietà Sociale, Andrea Caprini gridare l’estraneità dei 14 Comuni associati all’ente di area vasta dedicato alla gestione del piano di zona del distretto mantovano e, quindi, competente per le politiche dei minori e dei relativi affidi. Come Caprini dovrebbero fare tanti altri politici locali che hanno un ruolo nella gestione dei servizi sociali. Niente di più semplice. A scatenare la querelle politica era stato un semplice link, collegamento informatico alla pagina web del Centro Studi Hansel e Gretel, presente nel sito internet istituzionale del Consorzio Progetto Solidarietà. Legittimo, pertanto, interrogare Caprini nella sua veste di presidente per chiedere di chiarire, una volta per tutte, l’assenza di rapporti contrattuali, formativi e di consulenza tra la onlus ed i comuni del distretto di Mantova».