Calcio Serie C – Il Mantova reclama il Var: missione impossibile

Il contrasto Trimboli-Pavlev
Il contrasto Trimboli-Pavlev

MANTOVA “Bisogna mettere il Var anche in Serie C”. Partiamo dalla dichiarazione del ds Christian Botturi, nel commentare gli episodi che hanno viziato l’arbitraggio di Emmanuele di Pisa, durante il match Triestina-Mantova. Affermazione condivisibile? Sì, anche se… Si può discutere del come viene utilizzato il Var nelle categorie superiori, ma è sicuramente uno strumento in più che può essere di supporto alla terna arbitrale in alcune fasi delle partite: in occasione dei gol per segnalare possibili offside, piuttosto che delle irregolarità in area di rigore. Tutto corretto, ma alla fine è bene ricordare che è comunque l’occhio umano a decidere e, a volte, alcune decisioni del Var non portano a risolvere i casi. Alcuni sono diventati degli enigmi ancora irrisolti. Se si pensa a questo tipo di situazioni, su tutti i campi di Serie C, ogni week end si vedono errori piuttosto evidenti, come potrebbe essere quello di venerdì sera da parte di Emmanuele, che non ha visto un calcio di rigore già netto a velocità regolare e che magari sarebbe stato ancor più evidente con l’ausilio di un arbitro esterno al campo che potesse segnalare l’errore. Così come magari sarebbe stato opportuno rivedere il tocco, che c’è stato, di Burrai ai danni di Finotto, per capire l’entità. Oppure il rigore non concesso per il fallo ai danni di Debenedetti nel match con il Padova, ma anche il tocco di mano di Burrai reclamato dall’Albinoleffe o la posizione irregolare di Giacomelli nell’azione che ha portato al gol Fiori contro la Pro Sesto, oppure, sempre nella stessa partita il fuorigioco inesistente, sventolato a Maggioni al momento del gol annullato. Questi gli episodi principali a favore e contro i virgiliani. Che sono già tanti. Ma sarebbe davvero possibile applicare il Var in Serie C? Complicato: numero troppo elevato di partite da gestire (1.100 gare in un anno), mancanza di professionalità oltre ovviamente ai costi che non riguardano necessariamente gli arbitri, ma le strutture. In Lega Pro ci sono stadi che non possono garantire un’impiantisca adeguata di telecamere. A proposito: siamo sicuri che il “Martelli” in queste condizioni la possa garantire? Senza contare le società che non riescono a garantire una continuità di gestione negli anni. Sarebbe davvero un investimento troppo oneroso e rischioso. Quali soluzioni applicare? Sicuramente investire sulla formazione degli arbitri e dei guardialinee (ma questo deve valere anche per le categorie superiori) per evitare che gli errori, possano ripetersi. Il Var, oggi, viene riservato solo ai play off.