Basket Serie A2 – La Pompea s’inchina con onore alla Fortitudo

Duello Raspino-Leunen
Duello Raspino-Leunen

Mantova Niente da fare per la Pompea, battuta come da pronostico, alla Grana Padano Arena, dalla Fortitudo Bologna. Ma, a differenza di domenica scorsa a Treviso, stavolta i ragazzi di Finelli hanno dato prova di grande carattere, specialmente nella seconda parte di gara quando il punteggio sembrava ormai compromesso. Un segnale confortante in vista della prossima sfida con Ravenna.
La cronaca. Partenza zoppiccante per entrambe, tant’è che il primo canestro arriva dopo oltre un minuto e tre conclusioni fuori bersaglio (una della Pompea e due della Fortitudo). Il primo a far centro è Pini, al quale risponde Morse. Ma per i ragazzi di Finelli è un fuoco di paglia: i bolognesi prendono presto le redini del match e allungano, approfittando di qualche errore di troppo dei mantovani. Il primo quarto si chiude su un inequivocabile 8-20.
La Pompea cambia marcia nel secondo quarto: tiene testa alla Fortitudo e osa con tre bombe di Visconti che strappano gli applausi della Grana Padano Arena. Sull’altro fronte timbrano il cartellino tutti i giocatori impiegati da Martino. I felsinei, sostenuti da una tifoseria calda e numerosa (sugli spalti anche l’ex calciatore Fabio Bazzani), riprendono presto la supremazia: Hasbrouck al sesto tentativo centra la sua prima tripla e il divario torna ad allargarsi. Si chiude con un parziale di 17-25, che porta a +20 il vantaggio di Bologna a metà gara. I numeri dicono che la Pompea ha più che raddoppiato il bottino di punti rispetto al primo quarto, ma anche la Fortitudo si è superata, con un Cinciarini infallibile dalla lunetta.
Leunen inaugura la serie di canestri del terzo quarto, ma la Pompea reagisce alla grande con Veideman, Ghersetti (tripla), Raspino (idem) e Metreveli. È il momento migliore per i mantovani, che arrivano a un parziale di 13-4 e riducono lo svantaggio a -11. Bologna s’innervosisce, benchè il vantaggio rimanga piuttosto rassicurante, mentre i tifosi biancorossi sognano l’impresa. Anche Veideman e compagni ci credono, ma l’entusiasmo offusca la mira e qualche errore in fase offensiva frena la rimonta. La Pompea si aggiudica comunque il terzo quarto 19-13, ma la strada per il successo resta in discesa per la Fortitudo.
Stings rassegnati? Neanche per idea. Prima Ghersetti, poi Ferrara e Veideman salgono in cattedra e mettono paura a Bologna, ora non più così sicura. Martino chiama un time out sul 60-67 per riordinare le idee. Al rientro Veideman porta la Pompea addirittura a -5, ma Pini ristabilisce subito le distanze. È il canestro che spegne definitivamente le speranze mantovane. Finisce 62-69. Pompea sconfitta sì, ma a testa alta.