MANTOVA In sede di presentazione, mister Elvis Abbruscato non si era nascosto: «Proveremo a vincere il campionato di Primavera 4», aveva detto. Al termine del girone d’andata, il Mantova è lontano dall’obiettivo, pagando 13 punti di distacco dalla capolista Rimini, frutto di un cammino senza mezze misure: 6 vittorie, 6 sconfitte e zero pareggi. Occupa comunque il settimo posto in classifica, a -1 dal sesto che garantisce i play off per accedere alla fase nazionale. «Sono soddisfatto al 50% – ammette Abbruscato – . Siamo abbastanza in linea con quello che ci eravamo prefissati, però ci mancano 4-5 punti che abbiamo perso per strada. Penso ad esempio all’ultima partita col Novara: una gara da 0-0 che abbiamo perso per un’ingenuità. Ma ci sta: fa parte del percorso di crescita di ogni giovane calciatore. Un percorso che prevede sacrificio, lavoro, intensità negli allenamenti e nelle partite. Del resto, quando ci si avvicina alla prima squadra, acquisire questa mentalità diventa fondamentale. Qualche ragazzo già si sta allenando con i più grandi. Se qualcuno è pronto per il salto? Vi rispondo a fine anno. Certo non bisogna considerare l’approdo in prima squadra come un semplice premio. Presuppone un cambio di mentalità che proprio in Primavera i ragazzi devono acquisire».
Il Mantova è cresciuto nel tempo, anche nei risultati: alla serie di 4 sconfitte consecutive dalla terza alla sesta giornata, ha fatto seguito una striscia di ben 5 successi di fila. «Abbiamo trovato una buona solidità – spiega il tecnico – . Quando riusciamo a dare ritmo alla partita, creiamo tanto e sappiamo difenderci con ordine. Margini di miglioramento? Tanti, specialmente a livello fisico. Come dicevo, a questi livelli il ritmo e l’intensità diventano fondamentali anche in allenamento. Oltretutto, a differenza di quel che si crede il campionato di Primavera 4 è tutt’altro che scarso».
Il torneo riprenderà sabato 14 con il big match casalingo (a San Benedetto Po) con la capolista Rimini: «Mi aspetto il massimo – conclude Abbruscato – . Anche perchè abbiamo la possibilità di ridurre il divario. Ed io, di vincere il campionato, ci credo ancora».